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Deep Blue, nell’ambito del progetto PARATUS finanziato dall’Unione Europea, si impegna a migliorare la prontezza dei soccorritori in scenari di multi-rischio e a minimizzare gli impatti dei disastri complessi. 

Il progetto, avviato nell’autunno 2022 e della durata di quattro anni, vedrà lo sviluppo di una piattaforma di servizi online basata su cloud per la riduzione del rischio e della vulnerabilità sistemica legati ai disastri. PARATUS riunisce un consorzio di 19 partner provenienti da 11 paesi e si concentra su quattro casi studio: ai Caraibi, in Romania, sulle aree alpine e a Istanbul, in Turchia. 

Il team di PARATUS adotterà una metodologia partecipativa standardizzata e utilizzerà una gamma di strumenti per lo sviluppo di tecniche di supporto alle decisioni. “Il nostro ambizioso obiettivo è combinare la più recente ricerca scientifica con le ultime innovazioni tecnologiche per renderle accessibili a tutti”, ha dichiarato Sonia Matera, Project Manager di Deep Blue.

La PMI italiana Deep Blue, nell’ambito del progetto, è leader della comunicazione e disseminazione, per questo seguirà passo dopo passo lo svolgimento delle singole attività. Il team si occuperà di diffondere a cittadini e professionisti i risultati raggiunti, di veicolare una corretta informazione riguardo alla piattaforma web e agli strumenti di supporto realizzati.

Nel contesto del progetto PARATUS, saranno affrontate diverse azioni chiave per un futuro più sicuro. 

In primo luogo, l’analisi storica e dinamica dei rischi sarà effettuata utilizzando dati provenienti dal telerilevamento satellitare e dall’intelligenza artificiale per comprendere in profondità i rischi che si sono manifestati nel passato e come potrebbero evolvere nel tempo. In secondo luogo, sarà sviluppata una valutazione sistemica del rischio multisettoriale. Questo approccio permetterà di studiare come i pericoli e i rischi cambiano in relazione ai mutamenti climatici e ad altri fattori sociali. Saranno inoltre sviluppati strumenti decisionali avanzati, tra cui “serious game” e metodologie di stress test, che aiuteranno nella pianificazione a breve e lungo termine. L’attenzione sarà anche posta sull’utente, con la co-creazione di una piattaforma web dedicata alla simulazione e alla valutazione degli effetti transfrontalieri e a cascata dei disastri. Infine, il progetto mira a estendere la cooperazione e la replicabilità, creando uno stakeholder hub che unirà professionisti provenienti da vari contesti culturali, geografici ed economici.

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