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Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2023.

Nei primi nove mesi dell’anno lo scenario macroeconomico ha continuato a essere complesso e volatile, con i prezzi delle commodities che si sono mantenuti su livelli ancora alti a seguito delle tensioni internazionali, acuitesi all’inizio del mese di ottobre 2023 con il conflitto in Medio Oriente. Nel periodo, la domanda di energia elettrica in Italia è diminuita del 4% rispetto ai primi nove mesi del 2022.

In tale sfidante contesto, Terna ha incrementato gli investimenti a beneficio della sicurezza energetica del Paese e ha registrato un significativo miglioramento di tutti i principali indicatori economico-finanziari.

Nel terzo trimestre gli investimenti hanno superato i 600 milioni di euro, portando il dato complessivo dei primi nove mesi dell’anno a un nuovo primato per il periodo: 1.433,6 milioni di euro, con un incremento del 38,8% rispetto ai primi nove mesi del 2022. L’EBITDA nei nove mesi per la prima volta nella storia del Gruppo ha superato il miliardo e mezzo di euro.

“In linea con il nostro ruolo di registi della transizione energetica, abbiamo impresso una ulteriore accelerazione agli investimenti a favore di un sistema elettrico sempre più efficiente e affidabile: oltre 600 milioni di euro nel terzo trimestre e 1,4 miliardi di euro dall’inizio del 2023. I nostri investimenti, uniti alla digitalizzazione della rete, sono infatti un fattore cruciale per l’integrazione delle fonti rinnovabili, per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione e per una maggiore sicurezza energetica dell’Italia. Il valore dell’EBITDA, per la prima volta sopra 1,5 miliardi, conferma inoltre la capacità di Terna di conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e l’eccellenza del lavoro delle nostre persone”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

I ricavi dei primi nove mesi del 2023, pari a 2.247,1 milioni di euro, registrano un aumento di 254,7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della regulatory asset base e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based, unita al contributo delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, l’incremento dei ricavi in ambito industrial del Gruppo Brugg Cables e del Gruppo Tamini e, in ambito Energy Solutions, del Gruppo LT. Nel terzo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 15,1% a 761,8 milioni di euro.

L’EBITDA dei primi nove mesi del 2023 si attesta a 1.556,2 milioni di euro, in crescita di 144 milioni di euro rispetto ai 1.412,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. Tale incremento riflette il miglior risultato delle Attività Regolate. Il dato dell’EBITDA relativo al terzo trimestre del 2023 mostra un incremento del 15,4% a 537 milioni di euro.

L’EBIT del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni, è pari a 979,7 milioni di euro, rispetto agli 896,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022.

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 81,2 milioni di euro, rilevano un incremento di 24,9 milioni di euro, rispetto ai 56,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022, dovuto essenzialmente alla stipula di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati da una minore inflazione rilevata nel periodo, dai maggiori oneri capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’investimento della liquidità per le migliori condizioni del mercato.

Il risultato ante imposte si attesta a 898,5 milioni di euro, in aumento di 58,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Le imposte del periodo sono pari a 261,6 milioni, in aumento di 24,8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022, principalmente per effetto del maggior risultato ante imposte e delle maggiori sopravvenienze attive nette sulle imposte rilevate nello stesso periodo del 2022. Il tax rate si attesta pertanto al 29,1%, in aumento rispetto al dato dei primi nove mesi del 2022.

L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 641,7 milioni di euro, in crescita di 54,8 milioni di euro rispetto ai 586,9 milioni dei primi nove mesi del 2022. Nel terzo trimestre, l’utile netto di Gruppo ha registrato un incremento del 22,0% a 230,3 milioni di euro.

La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2023 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.337,3 milioni di euro, a fronte dei 6.142,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 9.486,2 milioni di euro, rispetto ai 8.576,3 milioni di euro di fine 2022, a supporto della crescita degli investimenti del periodo.

Gli investimenti complessivi realizzati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 1.433,6 milioni di euro, in crescita del 38,8% rispetto ai 1.033,1 milioni del corrispondente periodo del 2022.

I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2023, sono pari a 5.762, in crescita di 265 unità rispetto al 31 dicembre 2022. Tale incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze e allo sviluppo del business, coerentemente con il Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”.

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