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Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato all’unanimità dei presenti l’Informativa Finanziaria al 30 settembre 2023.
I risultati di Gruppo nel trimestre, durante il quale è proseguita la crescita sia dei ricavi sia dell’EBITDA, sono pienamente in linea con i target per l’esercizio 2023.
I ricavi totali sono in crescita del 3,7% anno su anno a 4,1 miliardi di euro, grazie al contributo positivo sia della Business Unit Domestic sia di TIM Brasil. In particolare, i ricavi totali della Business Unit Domestic sono in crescita per il secondo trimestre consecutivo, mentre i ricavi totali di TIM Brasil crescono del 7,9% anno su anno.
I ricavi da servizi di Gruppo aumentano dell’1,7% rispetto allo stesso trimestre del 2022, con la componente domestica verso la stabilizzazione, mentre continua il percorso di forte crescita di TIM Brasil.
L’EBITDA organico di Gruppo ammonta a 1,7 miliardi di euro con la Business Unit Domestic in crescita per il secondo trimestre consecutivo e con TIM Brasil che riporta un andamento fortemente positivo.

L’EBITDA After Lease di Gruppo si è attestato a 1,4 miliardi di euro, in crescita dell’8,6% anno su anno, con la Business Unit Domestic a +3,4% anno su anno e con TIM Brasil a +21,4% anno su anno anche grazie all’accelerazione del piano di decommissioning dei siti mobili.
Nel corso del trimestre sono proseguite le azioni di contenimento dei costi volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale della Business Unit Domestic. Al 30 settembre, la riduzione dei cash cost rispetto al trend inerziale è stata pari a circa 0,6 miliardi di euro e al 77% del target incrementale fissato per il 2023.
L’indebitamento finanziario netto after lease al 30 settembre 2023 si attesta a 21,2 miliardi di euro, in aumento di 0,4 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2023. L’indebitamento finanziario netto è pari a 26,3 miliardi di euro, in aumento di 0,2 miliardi di euro rispetto al 30 giugno.
Il margine di liquidità al 30 settembre 2023 risulta di 8,9 miliardi di euro e copre le scadenze del debito fino a tutto il 2025. A supporto della propria posizione di liquidità, il Gruppo da inizio anno ha chiuso con successo diverse iniziative di rifinanziamento, raccogliendo 4,1 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi di euro nel terzo trimestre. In particolare, a settembre è stato riaperto il bond emesso a luglio per un importo pari a 0,75 miliardi di euro a condizioni migliorative. Per la restante parte del 2023 il Gruppo non prevede ulteriori attività di rifinanziamento.
L’Equity free cash flow after lease nel terzo trimestre 2023 è negativo per 0,3 miliardi di euro. Considerando gli anticipi del PNRR, da cui sono attesi 700 milioni di euro di incasso entro la fine del 2023, l’equity free cash flow after lease per l’intero esercizio è atteso invariato.

TIM Consumer ha registrato ricavi totali e ricavi da servizi in calo rispettivamente del 3,8% e del 3,4% anno su anno nel terzo trimestre, con un miglioramento rispetto ai trimestri precedenti.
È proseguita la strategia ‘Volume to Value’, con le azioni di riposizionamento di prezzo applicate, da inizio anno, al 50% della base clienti mobile e al 70% della base clienti fissa. Come conseguenza degli aumenti di prezzo, è aumentato l’ARPU sia nel fisso sia nel mobile, con impatti limitati sul tasso di abbandono.
TIM Enterprise ha registrato ricavi totali e ricavi da servizi in aumento rispettivamente del 4,8% e del 4,2% anno su anno nel terzo trimestre, con un miglioramento rispetto ai trimestri precedenti.
Il mix dei ricavi da servizi nei nove mesi ha mostrato un andamento in linea con le attese. Nel loro complesso i servizi ICT, escludendo la connettività, hanno generato il 58% dei ricavi complessivi rispetto al 56% nei primi nove mesi del 2022.
NetCo ha registrato ricavi totali in aumento del 5,8% YoY nel trimestre, anche grazie all’estensione nelle aree grigie dell’accordo commerciale con Open Fiber. I ricavi da servizi sono in calo dell’1,1% anno su anno nel trimestre: i benefici legati ai nuovi prezzi regolamentati per il 2023 e al miglioramento del mix tecnologico hanno compensato solo in parte il calo dei volumi.
Per quanto riguarda l’avanzamento delle attività relative ai bandi PNRR, TIM conferma il completamento delle attività di walk-in e l’accelerazione delle realizzazioni di rete a copertura dei civici del Piano Italia 1 Giga che consentiranno un progressivo recupero dei ritardi rispetto alle precedenti milestones; rimane critica la situazione in Sardegna per la scarsità di manodopera specializzata residente. Relativamente ai piani 5G Backhauling e 5G Densificazione, le realizzazioni sono in linea con i target previsti dal PNRR.
Si segnala inoltre che il roll-out della fibra prosegue in linea con l’obiettivo di raggiungere il 48% di copertura delle unità tecniche immobiliari entro il 2025. Al 30 settembre, NetCo gestiva circa 15,6 milioni di accessi fissi con una quota di mercato del 79% e una copertura in FTTx di circa il 95% delle linee attive. Le unità tecniche raggiunte con tecnologia FTTH erano 8,4 milioni, pari a una copertura del 36%, in crescita di 7 punti percentuali negli ultimi 12 mesi.
TIM Brasil registra un altro trimestre molto positivo, riportando una crescita dei ricavi totali del 7,9% anno su anno e dei ricavi da servizi del 7,5% anno su anno, grazie all’ottima performance nel mobile che vede l’ARPU ai più alti livelli di sempre e grazie al continuo aumento della base clienti di TIM Live nel fisso. L’EBITDA nel terzo trimestre ammonta a 564 milioni di euro, grazie alle sinergie con Oi e all’efficienza nei costi il cui tasso di crescita si mantiene inferiore all’inflazione. L’EBITDA After Lease ammonta a 430 milioni di euro, sostenuto anche dal decommissioning dei siti mobili. Grazie alla solida generazione di cassa, la Società ha annunciato una distribuzione di dividendi in crescita da una previsione di oltre 2,3 a oltre 2,9 miliardi di reais a valere sull’esercizio 2023.

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