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Open Fiber prosegue nella sua opera di digitalizzazione del Paese, ora più che mai fondamentale per connettere le persone. L’azienda, in conformità alle prescrizioni dei DPCM varati, continua il suo impegno assicurando il rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori coinvolti, per portare la fibra nelle case degli italiani.

Ora anche gli abitanti dell’Aquila, di Montesilvano e di Teramo potranno accedere a un servizio che permetterà loro di navigare fino a 1 Gbps in modalità FTTH cioè con la fibra ottica che entrerà direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici. Al momento la vendibilità è già aperta per oltre 36 mila unità immobiliari: 14mila nel capoluogo di regione, 11mila a Montesilvano e 10mila a Teramo. A fine anno saranno oltre 58 per un costo complessivo dei lavori di 19 milioni di euro a carico della società. Quella che Open Fiber sta realizzando è una rete estremamente capillare e pervasiva, a prova di futuro, basata su un’architettura moderna, aperta, efficiente, in grado di garantire la copertura delle maggiori città italiane e il collegamento delle aree industriali, con l’obiettivo di abbattere finalmente il digital divide in Italia.

“Gli abruzzesi possono usufruire finalmente di una tecnologia abilitante per lo smart working perché arriva direttamente nelle case e nelle aziende divenendo un fattore abilitante per streaming online, domotica, l’e-health, applicazioni Smart City, monitoraggio ambientale – spiega Marco Pasini, Regional Manager Open Fiber in Abruzzo – E prosegue: come Open Fiber stiamo portando la stessa tecnologia delle grandi città nei borghi rurali e nei comuni più remoti nell’ambito del progetto BUL. Al momento stiamo lavorando in 128 comuni su 197 di cui molti già col servizio disponibile”.

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