Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato i risultati consolidati del quarto trimestre e dell’esercizio 2024.

Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: “Nel 2024, crescita e creazione di valore hanno raggiunto un livello di eccellenza, supportati dalla nostra struttura finanziaria e dalla disciplina nei costi. La nostra posizione di leadership nell’industria è frutto della competitività del portafoglio di attività e del coerente disegno gestionale e finanziario del modello satellitare, che ha concretizzato oltre 21 miliardi di euro di valore d’impresa nel corso dell’anno. Continuiamo a estrarre valore dal nostro portafoglio di risorse, con E&P che ha conseguito un incremento del 3% nella produzione di gas e petrolio guidato dagli avvii di progetti organici e dall’integrazione di Neptune. Ne abbiamo accresciuto il valore attraverso la creazione di un nuovo satellite geograficamente focalizzato in combinazione con Ithaca Energy nel Mare del Nord, portando nel contempo avanti la dismissione di attività mature e non strategiche. La nostra esplorazione ha proseguito nel proprio percorso di risultati di assoluto rilievo, con 1,2 miliardi di boe di nuove risorse, che costituiscono la base per lo sviluppo futuro e aprono opportunità di monetizzazione anticipata delle scoperte, in linea con il nostro dual model. Il business della chimica, impattato dalle debolezze strutturali dell’industria europea, ha avviato un processo di ristrutturazione e di trasformazione che farà leva sulle nostre competenze tecnologiche nel costruire business caratterizzati da vantaggi competitivi nella transizione energetica e nell’economia circolare. Plenitude ed Enilive hanno entrambe conseguito gli obiettivi annuali in termini di EBITDA, nonostante il contesto di mercato sfidante, evidenziando il valore del nostro approccio focalizzato sul lungo termine. I risultati operativi sono stati eccellenti, come evidenziano la crescita della capacità installata di rinnovabili e delle lavorazioni. Applicando il nostro consolidato modello satellitare, stiamo avanzando nella realizzazione dei progetti CCS in Italia e nel Regno Unito, ponendo le basi per la creazione di un nuovo satellite legato alla transizione, facendo leva sulle nostre competenze distintive e sul posizionamento dei nostri asset. Questi eccellenti progressi strategici e operativi hanno consentito di realizzare 14,3 miliardi di euro di utile operativo proforma adjusted e 13,6 miliardi di euro di flusso di cassa adjusted, entrambi ben superiori alle nostre previsioni. Dopo aver finanziato 8,8 mld di investimenti organici, livello minore rispetto alle stime iniziali, la gestione ha reso disponibile un avanzo pari a circa 5 miliardi di euro, in grado di coprire la remunerazione degli azionisti, che comprende un dividendo incrementato rispetto al 2023 e un ritmo accelerato nel programma di riacquisto di azioni proprie quasi raddoppiato a 2 miliardi di euro. Inoltre, le nostre operazioni di portafoglio hanno consentito di traguardare un minimo storico nel rapporto d’indebitamento attestatosi su base proforma al 15%, che ci assicura la flessibilità finanziaria per continuare a investire nel business e a remunerare i nostri azionisti attraverso i cicli dell’industria.”

Nel quarto trimestre Eni ha realizzato ulteriori progressi nella strategia di crescita e generazione di valore facendo leva sul portafoglio di asset e sul modello satellitare, confermando il distintivo vantaggio competitivo del gruppo nella transizione.

Nel quarto trimestre ’24, produzione di idrocarburi pari a 1,72 milioni boe/g assicurando ai mercati forniture energetiche affidabili e competitive.

Avviata a dicembre, in linea con i piani, la fase II del Progetto a olio Baleine, al largo della Costa d’Avorio, grazie alla rapidità di esecuzione e allo sviluppo per fasi che hanno consentito di ridurre i tempi di commercializzazione.

Anche il progetto Congo FLNG avanza speditamente verso il completamento atteso a fine 2025, con il varo della nave galleggiante di produzione di GNL Nguya che consentirà di incrementare la capacità di liquefazione del progetto fino a 3 MTPA dagli attuali 0,6 MTPA.

L’esplorazione continua a registrare eccellenti risultati con 1,2 miliardi di risorse aggiunte nell’anno, segnando l’avvio di una nuova fase di crescita del gas grazie alle rilevanti scoperte nell’offshore dell’Indonesia e di Cipro.

Nel 2024, capacità installata da fonti rinnovabili in aumento del 37% a 4,1 GW; lavorazioni bio in crescita del 29%. Avviato in Sicilia il primo impianto per la produzione di bio-jet.

Enilive e Plenitude hanno conseguito entrambe l’obiettivo di EBITDA annuale, complessivamente pari a 1,9 miliardi di euro.

Gli investimenti strategici del 2024 di KKR in Enilive con l’acquisizione del 25% e di EIP in Plenitude, con l’incremento della partecipazione al 10%, per un ammontare complessivo di 3,1 miliardi di euro, confermano l’appetibilità del nostro modello satellitare con la costituzione di entità focalizzate sulla transizione in grado di attrarre capitali specializzati per finanziare lo loro crescita indipendente, al contempo esplicitando valore per Eni. Nel febbraio 2025, in linea con l’accordo della prima operazione, è stato concordato con KKR l’aumento della propria partecipazione in Enilive del 5% fino a raggiungere complessivamente il 30%, rafforzando ulteriormente l’opportunità di investimento per i nostri satelliti legati alla transizione.

In linea con i precedenti successi di Vår Energi e di Azule Energy, è stato costituito un nuovo satellite nell’upstream attraverso la combinazione del portafoglio di attività a olio e a gas di Eni e di Ithaca Energy nel Regno Unito, al fine di massimizzare le opzioni di crescita e i ritorni.

La leadership tecnologica del gruppo Eni sarà potenziata attraverso il nuovo sistema di super calcolo HPC6 che si colloca tra i migliori cinque al mondo e primo nel settore.

Facendo leva sulla significativa scoperta del Blocco 6 nell’offshore di Cipro, nel febbraio 2025 è stato firmato un importante accordo per esportare il gas cipriota in Europa attraverso l’Egitto.

L’accelerazione del programma di valorizzazione del portafoglio e il maggior contributo rispetto a quanto pianificato hanno consentito di distribuire agli azionisti 5,1 miliardi di euro di cassa attraverso i dividendi e l’esecuzione di un programma di acquisto di azioni proprie quasi raddoppiato a 2 miliardi di euro, completato all’80%.

Il rapporto d’indebitamento proforma si attesta al 15% beneficiando dei prossimi incassi dalle cessioni della quota del 25% di Enilive a KKR e della seconda tranche di Plenitude a EIP nonché di ulteriori transazioni in corso.

I recenti successi esplorativi hanno creato significative opportunità di monetizzazione anticipata e di esplicitazione di valore.

Nel quarto trimestre 2024 è stato conseguito l’utile operativo proforma adjusted di 2,7 miliardi di euro e l’utile netto adjusted di 0,9 miliardi di euro. Il flusso di cassa adjusted di 2,9 miliardi di euro è stato sostenuto dai continui progressi nell’attuazione della strategia, dal contributo dei nuovi progetti e dalla disciplina finanziaria

Nel quarto trimestre 2024 il settore Exploration & Production ha conseguito l’utile operativo proforma adjusted di 2,8 miliardi di euro sostenuto dall’apporto di barili a più elevata redditività dei nuovi progetti, dall’efficace esecuzione e dal controllo dei costi, nonostante l’indebolimento del Brent abbia influenzato sia il confronto con il trimestre dell’anno precedente sia quello sequenziale. Solido livello produttivo nel trimestre, in crescita del 3% su base sequenziale beneficiando della maggiore attività in Kazakhstan e Libia, del ramp-up produttivo dei nuovi progetti in Costa d’Avorio, Congo e Mozambico nonostante la finalizzazione di alcuni disinvestimenti.

Nel quarto trimestre 2024 l’utile operativo proforma adjusted del settore GGP e Power è stato stabile a 0,28 miliardi di euro.

Enilive ha conseguito l’EBITDA proforma adjusted di 0,14 miliardi di euro sostenuto dalla performance del marketing, parzialmente compensata dalla riduzione dei margini dei biocarburanti. Nel quarto trimestre Plenitude ha ottenuto l’EBITDA proforma adjusted di 0,21 miliardi di euro, grazie alla solida performance dell’attività retail.

Il business Refining ha conseguito una perdita operativa proforma adjusted di 0,04 miliardi di euro, in peggioramento sia su base sequenziale sia nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, a causa del deterioramento dei margini dei prodotti e delle minori lavorazioni. La chimica ha registrato una perdita di 0,23 miliardi di euro in linea con i precedenti trimestri risentendo dell’ininterrotta contrazione dell’industria europea a causa della debole domanda, della pressione competitiva e dei costi energetici più elevati rispetto ad altre geografie.

Su base annua, il gruppo ha conseguito pienamente le previsioni di utile grazie al contributo della E&P, alla performance di GGP superiore del 40% rispetto alla guidance iniziale e ai significativi contributi di Enilive/Plenitude in uno scenario sfavorevole.

Nell’esercizio 2024 il flusso di cassa operativo adjusted prima del capitale circolante è stato pari a 13,6 miliardi di euro superiore alle previsioni, ampiamente eccedente il fabbisogno per gli investimenti organici di 8,8 miliardi di euro, anch’esso in riduzione rispetto alla guidance di 9 miliardi di euro. Il free cash flow organico di circa 5 miliardi di euro ha sostanzialmente finanziato la remunerazione degli azionisti di 5,1 miliardi di euro e unitamente agli incassi netti da dismissione di 0,2 miliardi di euro ha consentito di contenere l’indebitamento finanziario netto a 12,2 miliardi di euro, che sconta l’acquisizione di Neptune a inizio anno.