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Secondo le stime preliminari, nel mese di ottobre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua.

La forte accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici sia regolamentati sia non regolamentati, e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati sia non lavorati e degli Altri beni. Rallentano invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5% a +5,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +5,5% a +5,8%.

Su base annua accelerano i prezzi dei beni, mentre rallentano di poco quelli dei servizi; si amplia in misura marcata, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni.

Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati, degli Energetici non regolamentati e in misura minore a quelli degli Alimentari non lavorati, degli Alimentari lavorati e dei Beni non durevoli; in calo invece, a causa per lo più di fattori stagionali, i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti.

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta del 4% su base mensile e del 12,8% su base annua.

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