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Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro S.p.A. ha esaminato e approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 maggio 2022.
I risultati economico-finanziari del primo trimestre dell’esercizio 2022/23 si caratterizzano per un’ulteriore progressione dei ricavi che segnano un nuovo record, in un trimestre stagionalmente debole per le vendite di elettronica ed elettrodomestici. La crescita, pari complessivamente al 5,2%, è stata trainata dalla performance del canale online, che registra un aumento del 24,9% a cui si accompagna il +4,9% registrato dalla rete fisica.
La redditività operativa risente invece del contesto avverso venutosi a creare con lo scoppio del conflitto in Ucraina, che ha comportato il rialzo dei costi energetici e delle materie prime con conseguenti riflessi sulla dinamica dei costi. La Società ha riportato un EBIT Adjusted in sostanziale pareggio e un Risultato prima delle imposte Adjusted negativo per 3,5 milioni.
La variazione a livello di cassa netta è ascrivibile, oltre ai tradizionali fattori stagionali, ad una dinamica contingente del capitale circolante legata alla strategia di approvvigionamento posta in atto dalla Società.
“In un contesto di mercato segnato da una riduzione del potere di acquisto e degli indici di fiducia dei consumatori, chiudiamo il trimestre con un’ulteriore crescita del nostro fatturato, sia rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio, sia rispetto al periodo pre-Covid. Le spinte inflattive e la pressione competitiva hanno però inciso sulla redditività. Questi fattori, unitamente all’attuale fase di rallentamento del mercato, necessitano di un’azione di costante monitoraggio e ci spingono a lavorare con ancora maggiore determinazione adottando azioni a salvaguardia della redditività aziendale e a supporto dell’ulteriore crescita del business e valutando anche nuove operazioni di M&A”, hadichiarato Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro.

Nel trimestre chiuso al 31 maggio 2022, Unieuro ha conseguito ricavi pari a 611,9 milioni di euro, registrando un incremento di 30,1 milioni rispetto ai 581,8 milioni del primo trimestre dell’esercizio precedente, confermando, di fatto, l’efficacia della strategia omnicanale. L’evoluzione dei Ricavi like-for-like mostra un incremento del 4,9%.

Il canale Retail, che al 31 maggio 2022 era composto da 279 punti vendita diretti, inclusi gli shop-in-shop Unieuro by Iper ed i punti vendita diretti ubicati presso alcuni dei principali snodi di trasporto pubblico quali aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, è risultato in aumento del 5,3%, a 421,3 milioni di euro, rispetto ai 400,3 milioni di euro dello stesso trimestre dell’anno precedente, grazie principalmente alla crescita della rete di negozi diretti rispetto al 31 maggio 2021 che ha beneficiato del contributo incrementale delle nuove aperture e delle acquisizioni portate a
compimento negli ultimi dodici mesi.

Il canale Online, pari al 18,2% dei ricavi totali, ha generato ricavi per 111,1 milioni di euro, in crescita del 24,9% rispetto agli 89,0 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
La performance, ancora una volta a doppia cifra, testimonia l’efficacia delle sinergie fra canali, con i punti vendita fisici che fungono da pick-up point a beneficio dei clienti web e trae giovamento dal processo di innovazione continua in termini di nuove funzionalità, miglioramenti della piattaforma, attenzione ai contenuti ed efficacia delle campagne di comunicazione.
Il canale Indiretto,pari al 9% dei ricavi totali, ha consuntivato ricavi per 55,1 milioni di euro, in contrazione del 16,2% rispetto ai 65,7 milioni di euro del corrispondente periodo dello scorso esercizio che aveva beneficiato delle chiusure dei centri commerciali nei week-end.
Il canale B2B, pari al 4% dei ricavi totali ha registrato ricavi per 24,4 milioni di euro, in calo del 9,1% rispetto ai 26,9 milioni di Euro del corrispondente periodo del precedente esercizio. La contrazione è dipesa da una precisa scelta manageriale legata alla minor disponibilità di prodotto con cui alimentare il canale.

La categoria Grey, pari al 45,7% dei ricavi totali, ha riportato un fatturato pari a 279,7 milioni di euro, in calo del 3,4% rispetto ai 289,5 milioni di Euro del corrispondente periodo del precedente esercizio. La categoria ha risentito dell’assestamento dei consumi del segmento IT che avevano beneficiato dei trend d’acquisto, enfatizzati dal contesto emergenziale, legati a smart working, e-learning e comunicazione, parzialmente compensato dalla buona performance del comparto telefonia sospinta dalla ricerca di un upgrade tecnologico da parte dei consumatori.
La categoria White, pari al 26,3% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 160,8 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto ai 156,1 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio, grazie al successo del comparto climatizzazione trainato dall’incentivo fiscale dell’Ecobonus introdotto dal Governo e finalizzato alla riduzione dei consumi energetici degli edifici esistenti.
La categoria Brown, pari al 18,3% dei ricavi, ha registrato una crescita del 33,9%, a 111,7 milioni di euro, rispetto agli 83,4 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio. La straordinaria performance del segmento TV è stata trainata dallo switch-off delle frequenze televisive, il cui effetto è stato accelerato e rafforzato dal Bonus TV, introdotto dal Governo proprio per agevolare la transizione tecnologica.
La categoria Altri prodotti, pari al 4,2% dei ricavi totali, ha generato ricavi per 25,8 milioni di euro, in crescita del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio.
La categoria Servizi, pari al 5,5% dei ricavi totali, ha chiuso il trimestre con ricavi per 34 milioni di euro, in crescita rispetto ai 27,7 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio. Il positivo andamento ha tratto vantaggio dal focus di Unieuro sull’erogazione di servizi alla propria clientela ed ha beneficiato dell’incremento del fatturato dei servizi connessi al comparto climatizzazione, oltreché del buon andamento delle vendite relative al servizio di estensione di garanzia.

Nel primo trimestre dell’esercizio 2022/23 la redditività operativa, già di per sé non molto significativa per via della stagionalità del business, è stata negativamente influenzata dallo scoppio del conflitto in Ucraina avvenuto in concomitanza con l’avvio dell’esercizio fiscale di Unieuro. La grave crisi geopolitica che si è venuta a generare ha comportato un ulteriore rincaro dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime con successivi evidenti riflessi sui costi che si incrementano di 6,1 milioni di euro. Nel periodo gli ammortamenti aumentano di 2,7 milioni. L’EBIT Adjusted1 risulta in pareggio rispetto ai 6,5 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio che beneficiava dei favorevoli trend di consumo imposti dalla pandemia e mostra un incremento di 2,5 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019/20, ultimo pre-Covid.

Al 31 maggio 2022, Unieuro ha registrato una posizione di Cassa netta pari a 24,7 milioni di euro, denotando un assorbimento di 111 milioni di euro rispetto ai 135,7 milioni di Cassa netta al 28 febbraio 2022

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