Print Friendly, PDF & Email

Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato la Relazione Finanziaria al 30 settembre 2021.

Nel terzo trimestre è proseguita, con il lancio dell’offerta calcio e l’arricchimento del palinsesto di TimVision, l’azione di stabilizzazione e rilancio del business domestico ed è stata impressa un’accelerazione alla costruzione della nuova fase di crescita legata ai mercati adiacenti, in particolare quelli dei contenuti e dei servizi innovativi per la clientela business.

In crescita a doppia cifra tutte le “digital companies” del gruppo: Noovle, Olivetti, Telsy.

Sul core business della connettività, in un contesto competitivo che ha portato diversi operatori del mercato a focalizzarsi su prezzi e sconti, TIM cambia passo e imprime una svolta, con il lancio di nuove tariffe che hanno l’obiettivo di spostare il focus del mercato dalla competizione sul prezzo alla qualità del servizio offerto.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2021 si è ridotto di 3,3 miliardi di euro anno su anno, attestandosi a 22,2 miliardi di euro.

Prosegue la stabilizzazione dei ricavi da servizi nel segmento del fisso a cui si affianca un sensibile miglioramento dei ricavi da servizi del mobile. Migliora, inoltre, il tasso di abbandono sia nel fisso, sia nel mobile dove ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 14 anni, invertendo l’andamento tipico della stagione estiva.

Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 30,5 milioni, in crescita rispetto al trimestre precedente di 155 mila linee. Nonostante il mercato rimanga competitivo nella parte a minor valore, il dato di ‘mobile number portability’ complessivo registra un significativo calo rispetto all’anno precedente, attestandosi a 2,3 milioni di linee, configurandosi come il terzo trimestre più basso degli ultimi 10 anni. Continua lo sviluppo della rete mobile 5G, che è stata premiata come la più veloce d’Europa da Opensignal.

Nel fisso, grazie all’offerta calcio e alle azioni commerciali e di miglioramento della copertura, si conferma una stabilizzazione delle linee e si è registrato in particolare un significativo incremento delle linee ultrabroadband, che hanno raggiunto i 9,7 milioni, di cui 5,1 retail con una crescita di 652 mila linee nei primi 9 mesi.

I ricavi di Gruppo nel trimestre si sono attestati a 3,8 miliardi di euro, mentre i ricavi da servizi sono stati pari a 3,5 miliardi di euro, con un trend rispetto all’anno precedente in miglioramento rispetto al trimestre precedente.

Continua la crescita dei ricavi legati ai servizi innovativi “beyond connectivity”, con il cloud che segna un incremento record e il totale dei ricavi ICT in crescita del 13,3% nonostante lo slittamento di alcuni progetti al quarto trimestre.

Nel Wholesale i ricavi da servizi di telefonia fissa nel terzo trimestre 2021 sono cresciuti del 1,4% YoY.             

In Brasile crescono i ricavi da servizi, beneficiando della strategia focalizzata sul valore che ha comportato un importante incremento del ricavo medio per utente.  

I ricavi totali del Gruppo TIM dei primi nove mesi del 2021 ammontano a 11.403 milioni di euro, -2,2% rispetto ai primi nove mesi del 2020, in termini organici -0,4%.

La variazione organica dei ricavi consolidati di Gruppo è calcolata escludendo l’effetto negativo delle variazioni dei tassi di cambio, le variazioni del perimetro di consolidamento nonché le componenti non ricorrenti. In particolare, i primi nove mesi del 2020 scontavano rettifiche di ricavi non ricorrenti per -38 milioni di euro connesse alle iniziative commerciali di TIM S.p.A. a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza Covid-19.

I ricavi del terzo trimestre 2021 ammontano a 3.836 milioni di euro.
L’EBITDA del Gruppo TIM dei primi nove mesi del 2021 è pari a 4.394 milioni di euro.
L’EBITDA del terzo trimestre 2021 ammonta a 1.624 milioni di euro.
L’EBIT del Gruppo TIM dei primi nove mesi del 2021 è pari a 985 milioni di euro.
L’EBIT del terzo trimestre 2021 ammonta a 484 milioni di euro.

Il personale del Gruppo TIM al 30 settembre 2021 è pari a 52.190 unità, di cui 42.565 in Italia con un decremento di 157 unità rispetto al 31 dicembre 2020. Rispetto al 30 settembre 2020 la riduzione è stata di 290 unità.

Share Button