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Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato il Bilancio consolidato del Gruppo TIM, il progetto di Bilancio separato di TIM S.p.A. e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario/Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2019. L’operating free cash flow ha raggiunto i 3,1miliardi di euro, registrando un miglioramento di 1 miliardo di euro rispetto al 2018, grazie alla continua riduzione dei costi e all’ottimizzazione della gestione del capitale circolante. L’equity free cash flow si è attestato a 1,7 miliardi di euro, con un incremento di oltre 1,1 miliardi di euro anno su anno. Conseguentemente l’indebitamento finanziario netto confrontabile al 31 dicembre si è ridotto di 1,4 miliardi di euro da fine 2018 e di 473 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019, attestandosi a 23,8 miliardi di euro. Nel 2019 i ricavi da servizi di Gruppo, al netto del contributo di Telecom Italia Sparkle, sono stati pari a 15,6 miliardi di euro, mentre i ricavi totali hanno raggiunto i 18 miliardi di euro.
L’EBITDA confrontabile di Gruppo è stato di 7,5miliardi di euro, con un incremento del 1,2% anno su anno, grazie alla continua ottimizzazione dei costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti che hanno beneficiato per 685 milioni di euro dell’esito favorevole per TIM Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale, in parte controbilanciati da 756 milioni di euro di accantonamenti relativi all’esodo del personale oltre ai rischi relativi a sanzioni. L’indicatore EBITDA reported –CAPEX ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro, beneficiando delle azioni di continuo miglioramento nelle condizioni e nei termini di spesa e dei livelli di coverage già raggiunti dalle reti fissa e mobile. Il risultato netto attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 1 miliardo di euro.
I ricavi da servizi sono stati pari a 4 miliardi di euro, in diminuzione di 261milioni di euro in termini organici rispetto al quarto trimestre 2018 influenzata dalla riduzione dei contratti relativi a servizi di Wholesale Internazionale a marginalità bassa o nulla avviata a inizio anno. Al netto di quest’ultimo effetto, l’andamento dei ricavi da servizi, rispetto all’anno precedente, si è attestato a-3,8% anno su anno a livello di Gruppo e -5,9% per il Domestic. I ricavi totali di Gruppo nel quarto trimestre sono stati pari a 4,6 miliardi di euro. In Italia, il mobile ha confermato anche in questo trimestre il trend di attenuazione delle dinamiche di Mobile Number Portability dimercato, a testimonianza di una maggiore razionalità nella parte alta del mercato mentre il segmento di mercato più sensibile al prezzo è rimasto molto competitivo. Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 31 milioni a fine dicembre, in leggera flessione rispetto al trimestre precedente e con un tasso di disconnessione in riduzione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno. La politica di riduzione dei volumi di device mobili venduti con marginalità nulla o negativa ha portato gli attesi, significativi, benefici a livello di EBITDA. Nel fisso, le linee broadband si confermano in crescita così come la continua migrazione della base clienti verso la banda ultralarga. Anche nel quarto trimestre non sono stati aumentati i prezzi della telefonia fissa. Le linee fibra, Retail e Wholesale, hanno raggiunto i 7 milioni di unità, in crescita del 27% anno su anno e del 5% rispetto al trimestre precedente. Nel segmento business è proseguita la crescita dei ricavi ICT, confermando e consolidando ulteriormente la leadership di TIM nel segmento ICT in termini sia di offerta sia di presenza nel mercato. Nel Wholesale Domestico, i ricavi da servizi hanno beneficiato della continua migrazione dei clienti da rame a fibra, bilanciando il churn dei clienti solo rame. In Brasile TIM ha incrementato i ricavi da servizi del 3,2% anno su anno, grazie alle politiche commerciali attuate nel segmento mobile e nonostantele avverse dinamiche macroeconomiche e di mercato, confermando la guidance.
L’EBITDA After Lease di Gruppo è stato pari a 1,8 miliardi di euro. L’EBITDA organico di Gruppo è stato pari a 1,9 miliardi di euro, con un margine sui ricavi del 40,7% grazie alle azioni di contenimento dei costi. L’EBITDA della Business Unit Domestic è stato pari a 1,4 miliardi di euro mentre l’EBITDA di TIM Brasil è cresciuto dell’8,3% anno su anno. A livello di Gruppo gli investimenti del quarto trimestre ammontano a 1,5 miliardi di euro di cui 1,2 miliardi di euro in Italia.

I ricavi totali del Gruppo TIM dell’esercizio 2019 ammontano a 17.974 milioni di euro. I ricavi confrontabili ammontano a 17.977 milioni di euro, in calo del 5,1% rispetto all’esercizio 2018; la variazione organica dei ricavi totali è pari a -4,9%. I ricavi da servizi del Gruppo TIM, escludendo il contributo derivante dal gruppo Telecom Italia Sparkle che sta operando un riposizionamento commerciale con l’uscita da contratti voce a ridotta marginalità, ammontano a 15.608 milioni di euro, in termini organici, in calo del 2,6%, rispetto all’esercizio 2018.
I ricavi totali del Gruppo TIM del quarto trimestre 2019 sono pari a 4.551 milioni di euro; i ricavi confrontabili ammontano a 4.554 milioni di euro in riduzione di 320 milioni di euro in termini organici; i ricavi da servizi del Gruppo TIM, escludendo il contributo derivante dal gruppo Telecom Italia Sparkle ammontano a 3.834 milioni di euro in termini organici, in calo del 3,8% rispetto al quarto trimestre 2018.

L’EBITDA reported dell’esercizio 2019 è pari a 8.151 milioni di euro, beneficiando per un importo di 662 milioni di euro dell’applicazione dell’IFRS 16 a seguito del quale, con riferimento ai contratti di locazione passiva che rientrano nell’ambito di applicazione del principio, non si rilevano i relativi canoni fra i costi per acquisti di beni e servizi ma devono essere rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri e nell’attivo il diritto d’uso dell’attività presa in locazione, ammortizzato lungo la probabile durata contrattuale e iscrivendo a conto economico la relativa componente di oneri finanziari.
L’EBITDA confrontabile dell’esercizio 2019 ammonta a 7.489 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del 41,7%.
L’EBITDA del quarto trimestre 2019 è pari a 1.652 milioni di euro. L’EBITDA confrontabile si attesta a 1.481 milioni di euro.
L’EBIT reported dell’esercizio 2019 è pari a 3.175 milioni di euro. L’EBIT confrontabile dell’esercizio 2019, al netto dell’impatto dell’IFRS 16 pari a 117 milioni di euro, ammonta a 3.058 milioni di euro in aumento di 2.497 milioni di euro rispetto all’esercizio 2018, con un’incidenza sui ricavi del 17%. L’EBIT organico, al netto della componente non ricorrente, si attesta a 3.147 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi del 17,5%.
Il personale del Gruppo TIM al 31 dicembre 2019 è pari a 55.198 unità, di cui 45.266 in Italia con una riduzione di 2.703 unità, di cui -2.739 unità in Italia.

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