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Approvati dal Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi SpA i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2023.
Nel terzo trimestre il Gruppo ha realizzato ricavi per 706,6 milioni di euro, in crescita del 3,3%; un adjusted Ebitda di 105 milioni di euro, pari al 14,9% dei ricavi; un free cash flow positivo per 14,3 milioni di euro.
Nei nove mesi il Gruppo ha conseguito ricavi a 1.997,8 milioni di euro, in calo del 6,1%; un adjusted Ebitda a 265,1 milioni di euro, pari al 13,3% dei ricavi; un utile netto a 142,2 milioni di euro, pari al 7,1% dei ricavi; un flusso di cassa prima dei dividendi positivo per 99,3 milioni di euro.
Al 30 settembre 2023, la posizione finanziaria netta di Gruppo è risultata positiva per 326 milioni di euro, in miglioramento di 27,2 milioni di euro rispetto ai 298,8 milioni di euro del 31.12.2022.

Il terzo trimestre ha evidenziato una crescita organica high-single digit, rafforzando il trend di + miglioramento già rilevato nel secondo trimestre e consolidando la fase di progressiva normalizzazione post-pandemica.
Dopo una partenza d’anno condizionata da alcuni fattori straordinari, il Gruppo ha mostrato una progressione nei trend delle principali categorie, interpretabile con un sostanziale allineamento tra le dinamiche di sell-in e sell-out. Tale progressione è stata supportata dal proseguimento dell’espansione della categoria caffè, sia domestica che professionale, e dalla robusta crescita del marchio Nutribullet, che ha altresì contribuito parzialmente a riportare in territorio positivo il comparto della cottura e preparazione dei cibi.
In questi primi 9 mesi del 2023, l’andamento della marginalità è risultata in costante miglioramento rispetto all’anno precedente, grazie ad un rigoroso controllo degli investimenti, un recupero dei costi logistici ed un allentamento delle pressioni sui restanti costi operativi. Un ulteriore contributo al miglioramento della reddittività è arrivato dall’effetto positivo dell’aumento prezzi attuato lo scorso anno e dal mix di prodotto che evidenzia ormai da anni un percorso di premiumitization.
In generale, sebbene l’attuale contesto macroeconomico e geopolitico rimanga ancora contraddistinto da incertezza e variabilità, i segmenti di business core danno segnali che confermano quella caratteristica di resilienza che più volte abbiamo citato in passato e che si fonda su una equilibrata combinazione di innovazione, investimenti, leadership e cultura di prodotto.

Nel dettaglio, nel terzo trimestre l’area dell’Europa sud-occidentale ha evidenziato un’espansione del fatturato pari al 7%, grazie all’incremento di entrambe le categorie core che hanno contribuito a realizzare una performance a doppia cifra in Germania, Austria e Penisola Iberica; in accelerazione rispetto al trimestre precedente l’Europa nord-orientale, che ha beneficiato di una significativa crescita in UK, Benelux e nell’area della Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, sostenute sia da un recupero del business della food preparation che da una prosecuzione dello sviluppo del caffè nell’area; l’area MEIA è risultata ancora in territorio negativo, principalmente a causa del contesto macro e dell’impatto valutario; nell’area America il fatturato, che nei primi 6 mesi era stato condizionato dalla discontinuità nel condizionamento mobile, ha realizzato un’accelerazione nel trimestre grazie al contributo del caffè e del comparto della nutrizione, legato al marchio Nutribullet; infine, la regione Asia Pacific ha mostrato un’espansione del fatturato del 2,5% a cambi constanti, ma con un importante impatto valutario negativo in molti paesi dell’area sia nel trimestre che nei nove mesi.

Riguardo all’evoluzione dei segmenti di prodotto, le categorie core hanno evidenziato un progressivo miglioramento nel corso dell’anno, conseguendo nel trimestre una buona crescita organica.
Per quanto concerne l’andamento delle macchine da caffè ad uso domestico, si sottolinea l’espansione, a parità di cambio, di tutto il segmento, trainato dalle macchine superautomatiche e dai sistemi a capsula.
Un dato di discontinuità positiva è stato fornito dalla food preparation, che ha ottenuto nel trimestre una crescita ad un tasso mid-teens, grazie alla forte espansione del comparto della nutrizione, legato al marchio Nutribullet, oltre al recupero di molte delle famiglie di prodotto, come food processors, spin juicers e friggitrici.
È rimasto in territorio negativo nel trimestre il comfort a causa del posticipo della stagione fredda in alcuni mercati rilevanti.
L’home care ha conseguito una crescita a doppia cifra, grazie ad una significativa accelerazione della categoria dello stiro a marchio Braun.
Infine, segnaliamo la straordinaria crescita del comparto delle macchine per il caffè professionale di Eversys, con una performance superiore al 30% nel trimestre, portando così al 5% il peso di questo business sul totale dei ricavi di Gruppo nei nove mesi.

Nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo è stato in grado di aumentare sensibilmente il livello di profittabilità, nonostante la debolezza dell’andamento dei volumi causata dalle complessità affrontate nella primissima parte dell’anno. La strategia di aumento dei prezzi implementata lo scorso anno, assieme ad un’attenta gestione dei costi, ha consentito di compensare l’effetto negativo della flessione del fatturato.
Nel trimestre: il margine industriale netto si è attestato a 346,1 milioni di euro, pari al 49% dei ricavi rispetto al 46,7% del 2022, beneficiando del recupero di alcuni costi di produzione. Segnaliamo che nei 9 mesi l’effetto price-mix è stato positivo per 30,4 milioni di euro; l’Ebitda adjusted è stato pari a 105 milioni di euro, ovvero il 14,9% dei ricavi in marcato miglioramento rispetto al 9,2% del terzo trimestre 2022 e in continuità con il marcato miglioramento realizzato nel primo semestre. Il miglioramento della profittabilità è stato anche supportato dalla minore esposizione sul fronte degli investimenti in media e comunicazione, scesi di circa 9 milioni di Euro nel trimestre e di circa 33 milioni nei 9 mesi, in linea con i piani del management; l’Ebitda è stato pari a 101,9 milioni di euro, ovvero il 14,4% dei ricavi dopo 3,1 milioni di euro di oneri non ricorrenti; il risultato operativo si è attestato a 74,7 milioni di euro, pari al 10,6% dei ricavi, dopo un livello di ammortamenti allineato all’anno precedente; infine, l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a 59,5 milioni di euro, ovvero l’8,4% dei ricavi.
Il Gruppo ha chiuso il terzo trimestre con una Posizione Finanziaria Netta al 30/9 attiva per 326 milioni di euro, in aumento di 27,2 milioni di euro nei nove mesi e di 297,2 milioni di euro nei 12 mesi.
Analogamente, anche la Posizione Netta nei confronti di banche ed altri finanziatori ha segnato un miglioramento sia nei 9 mesi che nei 12 mesi rolling, attestandosi a 411,3 milioni di euro.
Il flusso di cassa, prima dei dividendi e delle acquisizioni è stato pari a 14,3 milioni di euro nel trimestre, a 99,3 milioni di euro nei 9 mesi e a 369,2 milioni di euro nei 12 mesi.
In particolare, segnaliamo come nei nove mesi, il Gruppo sia stato in grado di generare 188,2 milioni di euro di cassa dalla gestione corrente e dai movimenti di capitale circolante, rispetto ad una fotografia diametralmente opposto dello scorso anno.

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