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Nel mese di ottobre, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registri un aumento dello 0,7% su base mensile e del 3% su base annua; la stima preliminare era +2,9%.

L’ulteriore accelerazione, su base tendenziale, dell’inflazione è in larga parte dovuta, anche nel mese di ottobre, ai prezzi dei beni energetici sia a quelli della componente regolamentata sia ai prezzi di quella non regolamentata. Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti.

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1% a +1,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati e solo in misura minore a quella dei prezzi degli energetici non regolamentati e degli alimentari non lavorati. Diminuiscono, invece, per ragioni ascrivibili per lo più a fattori stagionali, i prezzi dei servizi relativi ai trasporti e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona.

Su base annua accelerano i prezzi dei beni, mentre la crescita di quelli dei servizi è stabile; il differenziale inflazionistico tra questi ultimi e i prezzi dei beni rimane negativo, ampliandosi rispetto a quello registrato a settembre.

L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.

Accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 3,2% su base annua; la stima preliminare era +3,1%.

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