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Il Consiglio di Amministrazione di Unieuro S.p.A. ha esaminato i ricavi e alcuni risultati preliminari dell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2021. Grazie alla forte performance del quarto trimestre, in continuità con quella dei due precedenti, Unieuro ha chiuso l’esercizio 2020/21 stabilendo un nuovo record di ricavi, che si sono attestati a circa 2,7 miliardi di euro. La crescita rispetto all’esercizio precedente, pari al 9,8%, è stata interamente organica ed ha beneficiato della efficace strategia omnicanale dell’azienda, che ha consentito di cavalcare i robusti trend di consumo innescati dall’epidemia Covid-19 in tutte le categorie merceologiche di riferimento.
“Per il quinto anno consecutivo dallo sbarco in Borsa e nonostante un’epidemia ancora in corso, annunciamo il raggiungimento di nuovi record di ricavi: un livello ancora una volta di portata storica, che non ha precedenti né paragoni nel nostro settore in Italia. Alla luce delle prime evidenze reddituali,possiamo prefigurare già nel mese di giugno un ritorno al dividendo, che premi gli azionisti a partire da coloro che hanno continuato a credere in Unieuro e nelle sue prospettive anche nei momenti di maggiore criticità legati alcontesto complesso che stiamo vivendo”, ha commentato Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro.

Nell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2021, Unieuro ha conseguito ricavi pari a 2.685,2 milioni di euro, in crescita del 9,8% rispetto ai 2.444,9 milioni di euro consuntivati nell’esercizio precedente. Dopo un primo trimestre in significativo calo a causa dell’improvviso dilagare dell’emergenza e del primo lockdown, i successivi trimestri hanno consentito un robusto recupero, favorito dall’efficacia della strategia omnicanale di Unieuro e dai trend di consumo innescati dalla pandemia. In assenza di significative modifiche al perimetro aziendale, la performance dell’esercizio è stata interamente organica. L’evoluzione dei Ricavi like-for-like è infatti risultata pari al +8,7%. Escludendo dal perimetro di analisi i punti vendita preesistenti limitrofi ai nuovi negozi, le vendite like-for-like avrebbero registrato una crescita ancor più forte e pari al 10,3%.

Il canale Retail, pari al 63,7% dei ricavi totali, ha registrato vendite pari a 1.711,6 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente. Dopo le criticità della prima fase di lockdown, la sensibile crescita registrata nel secondo e terzo trimestre si è confermata anche nel quarto nonostante il persistere delle limitazioni all’accessibilità della rete diretta da parte dei clienti. Il passaggio alla gestione diretta di 18 shop-in-shop Unieuro by Iper, precedentemente in regime di affiliazione e internalizzati nel corso dell’esercizio, ha contribuito positivamente alla performance del canale.
Il canale Online ha messo a segno una crescita del 76,8%, che ha sospinto i ricavi a 525,2 milioni di euro, rispetto ai 297,1 milioni del precedente esercizio. La performance, a tutti gli effetti eccezionale, è frutto della situazione di emergenza venutasi a creare, che ha portato la clientela a privilegiare l’e-commerce a discapito dei negozi fisici. La doppia presenza sul web, garantita da due marchi noti e ben distinti quali Unieuro e Monclick, ha ulteriormente contribuito al successo registrato dal canale.
Il canale Indiretto, pari all’11,5% dei ricavi totali, ha registrato ricavi pari a 307,5 milioni di euro, in crescita del 16,9% rispetto ai 263,2 milioni di euro del precedente esercizio. In generale, le caratteristiche distintive dei negozi affiliati hanno consentito una significativa resilienza del business, impattato solo marginalmente dalle restrizionie il totale recupero dei mancati ricavi dalla prima ondata della pandemia già a partire dal secondo trimestre. A ciò si aggiunge l’avvio nel mese di novembre della partnership con il Gruppo Partenope, che ha portato allo sbarco del marchio Unieuro nella città di Napoli e che ha parzialmente compensato il passaggio al canale Retail degli shop-in-shop Unieuro by Iper precedentemente affiliati. Il canale B2B, pari al 4,4% dei ricavi totali, ha registrato vendite pari a 116,9 milioni di euro, in calo del 14,4% rispetto ai 136,5 milioni del precedente esercizio. Si conferma l’aleatorietà dei ricavi relativi a questo canale, caratterizzato da un approccio opportunistico e influenzato da una molteplicità di fattori esogeni.
Infine, il canale Travel ha registrato un decremento del 39,3% e vendite pari a 24,1 milioni di euro. La performance ha inevitabilmente risentito del crollo del traffico aereo generato dalla pandemia e della chiusura totale o parziale di alcuni aeroporti, mentre più contenuto è stato il calo di fatturato dei negozi di Milano San Babila e Torino Porta Nuova.

La categoria Grey, pari al 48,8% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 1.309,6 milioni di euro, in aumento del 12,9% rispetto ai 1.160,2 milioni dell’esercizio precedente grazie al perdurare dei positivi trend d’acquisto legati a smart working, didattica a distanza e comunicazione, enfatizzati dal contesto emergenziale sperimentato nel periodo. Nel quarto trimestre, in particolare, il Grey ha continuato a crescere sensibilmente, trainato da smartphone e pc portatili.
La categoria White, pari al 27,1% dei ricavi totali, ha generato un fatturato di 728,8 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto ai 684 milioni dell’esercizio precedente. Nell’ultimo trimestre, la categoria è cresciuta in particolare grazie ai positivi risultati dell’aspirazione e del grande elettrodomestico.
La categoria Brown, pari al 15,1% dei ricavi, ha registrato ricavi totali per 404,4 milioni di euro, +5,2% rispetto ai 384,5 milioni dell’esercizio precedente. Dopo la forte performance del terzo trimestre, la categoria ha continuato nel trend di crescita anche nel quarto, compensando definitivamente la debolezza registrata nella prima parte dell’esercizio giustificata anche dalla cancellazione di eventi sportivi imposta dal Covid-19.
La categoria Altri prodotti, pari al 5% dei ricavi totali, ha registrato ricavi pari a 134,1 milioni di euro, in crescita del 17,7% rispetto all’esercizio precedente. La categoria ha beneficiato principalmente dell’incremento di fatturato generato dai prodotti di mobilità elettrica, come conseguenza degli incentivi e delle regole di distanziamento sociale imposte. Forte anche la crescita del segmento entertainment, comprendente console e videogiochi, sospinta dalla ricerca del massimo comfort casalingo.
La categoria Servizi, pari al 4% dei ricavi totali, ha osservato una crescita del 5,9% a 108,4 milioni di euro: il positivo andamento del terzo e del quarto trimestre ha controbilanciato la debolezza registrata nei primi sei mesi dell’esercizio, giovandosi anche del continuo focus di Unieuro sull’erogazione di servizi alla propria clientela, in particolare del servizio di estensioni di garanzia.

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