Print Friendly, PDF & Email

Il Consiglio di Amministrazione di Edison, ha esaminato il bilancio al 31 dicembre 2018, che si è chiuso con il ritorno all’utile del bilancio consolidato per la prima volta dal 2014. Il risultato netto è positivo per 54 milioni di euro a fronte della perdita per 176 milioni di euro registrata nel 2017. A permettere il raggiungimento di questo risultato, che è frutto delle scelte strategiche degli ultimi anni, è stata la buona performance operativa di tutte le aree di business. In particolare, l’andamento della filiera elettrica e dell’E&P ha portato a un EBITDA significativamente superiore alle attese. Sul risultato netto ha inciso in maniera particolarmente positiva il contenimento dell’impatto della volatilità legata all’attività di copertura su
commodity e cambi.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è pari a 416 milioni di euro dai 116 milioni di euro della fine del 2017 e include le operazioni strategiche di acquisizione delle società Gas Natural Vendita Italia, Attiva
e Zephyro, che hanno inciso per 409 milioni di euro incluso il debito. Con queste operazioni Edison ha confermato la propria strategia di sviluppo sul mercato finale consolidando il posizionamento di terzo operatore del mercato retail presente su tutto il territorio nazionale con 1,6 milioni di contratti e rafforzando le attività nei servizi di efficienza energetica per l’industria, il terziario e la pubblica amministrazione.

Nel corso del 2018 l’economia italiana ha subito un rallentamento rispetto alla crescita registrata nel 2017, caratterizzato dall’indebolimento sia delle esportazioni sia della produzione industriale. Una dinamica che si è manifestata soprattutto nella seconda parte dell’anno e che si è tradotta in un ritmo complessivo di crescita inferiore a quello dei principali partner europei.
In questo contesto, la domanda italiana di energia elettrica lo scorso anno è aumentata dello 0,4% rispetto al 2017 attestandosi a 321,9 TWh. Tale incremento è stato soddisfatto dalla maggior produzione idroelettrica – che ha beneficiato dell’alta piovosità dei mesi invernali e primaverili – e dall’aumento delle importazioni. In calo le altre forme di generazione, soprattutto la termoelettrica, che nel periodo è diminuita del 7,6% a 185 TWh rispetto al 2017. Sul Prezzo Unico Nazionale, che è cresciuto del 13,6% a 61,3 euro per MWh, ha influito l’aumento dei costi di generazione termoelettrica. Questa dinamica trova conferma nell’andamento dei consumi di gas che nel 2018 sono calati del 3,4% rispetto all’anno precedente, a 72,1 miliardi di metri cubi. La diminuzione più marcata è stata quella della generazione termoelettrica, seguita dal settore civile e industriale. Nel corso del 2018 i prezzi del gas spot in Italia hanno registrato una crescita del 23,3% rispetto al 2017, attestandosi a quota 25,6 centesimi per metro cubo. Le ragioni di questo innalzamento si legano al trend rialzista osservato sul mercato petrolifero. Ancora più marcato l’incremento delle quotazioni del petrolio che nel 2018 hanno registrato un valore medio superiore del 30,5% all’anno precedente attestandosi a 71,5 dollari al barile.
In questo scenario Edison ha chiuso il 2018 con un incremento dei ricavi di vendita del 4,3% a 9.159 milioni di euro da 8.783 milioni di euro del 20172, beneficiando dello scenario di riferimento in miglioramento.
In particolare, i ricavi della filiera idrocarburi sono aumentati del 9% a 6.098 milioni di euro rispetto ai 5.592 milioni di euro dell’anno precedente, grazie all’incremento dei prezzi e ai maggiori volumi delle produzioni estere. In calo i ricavi della filiera energia elettrica che nel 2018 sono diminuiti del 5,1% a 3.768 milioni di euro rispetto all’anno prima, principalmente a causa dei minori volumi venduti sul mercato all’ingrosso, che sono stati in parte compensati dall’aumento dei volumi venduti ai clienti finali. Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 793 milioni di euro rispetto agli 803 milioni di euro del 2017. Tutte le aree di business hanno registrato una solida performance operativa e, in particolare, la filiera energia elettrica il cui Margine Operativo Lordo è cresciuto del 23,8% a 328 milioni di euro grazie a una maggiore redditività della generazione termoelettrica e al maggior contributo del comparto idroelettrico. Il Margine Operativo Lordo della filiera idrocarburi è sceso a 570 milioni di euro a causa della prevista contrazione della marginalità dell’attività di compravendita del gas determinata da uno scenario di mercato meno favorevole, nonché della cessione di Infrastrutture Trasporto Gas, avvenuta a ottobre dello scorso anno. Significativo il contributo alla redditività dell’attività E&P, grazie in particolare all’aumento della produzione di gas in Italia ed Egitto, che ha beneficiato del miglioramento dello scenario, e al recupero one-off di costi esplorativi in Algeria relativi ad anni passati per 37 milioni di euro.
Il Risultato Operativo è aumentato significativamente a 199 milioni di euro da 42 milioni di euro nel 2017, principalmente per effetto della variazione del fair value relativo all’attività di hedging delle commodity e dei cambi che è stata negativa per 7 milioni di euro rispetto al negativo per 221 milioni di euro del 2017. Il risultato recepisce le minori svalutazioni da impairment, che hanno interessato prevalentemente il settore idrocarburi e che sono in particolare da ricollegare alla revisione al ribasso dello scenario prezzi nel medio e lungo periodo. Sul risultato hanno inciso anche oneri netti per 23 milioni di euro, che si confrontano con i proventi netti per 115 milioni di euro del 2017 legati principalmente alla cessione degli immobili di Foro Buonaparte. Il Risultato prima delle imposte è stato positivo per 184 milioni di euro, in conseguenza delle dinamiche sopra descritte oltre che di oneri finanziari dimezzati, grazie a un diverso mix delle risorse finanziarie, e di un effetto positivo sui cambi rispetto al 2017. Si ricorda che il risultato prima delle imposte del 2017 includeva l’effetto negativo di 55 milioni di euro correlato alla vendita delle partecipazioni nella società Infrastrutture Trasporto Gas e in Terminale GNL Adriatico perfezionata a ottobre 2017.
Il Gruppo Edison ha chiuso l’anno registrando il ritorno all’utile per la prima volta dal 2014: il risultato netto di competenza è positivo per 54 milioni di euro contro la perdita di 176 milioni di euro nel 2017.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è pari a 416 milioni di euro rispetto ai 116 milioni di euro rilevati alla fine del 2017, a seguito delle operazioni strategiche che riguardano principalmente le acquisizioni delle società Gas Natural Vendita Italia, Attiva e Zephyro, che hanno inciso per 409 milioni di euro incluso il debito. La buona gestione operativa ha permesso di contenere l’aumento dell’indebitamento legato alle operazioni di M&A del periodo.

Per il 2019 Edison prevede che l’EBITDA, senza eventuali nuove operazioni di M&A, si collocherà in un intervallo compreso tra i 720 e i 780 milioni di euro.

Share Button