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AIRES – Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati – e ANCRA – Associazione Nazionale Commercianti Radio Televisione Elettrodomestici e Affini rendono noto di avere dato incarico ad un pool specializzato in Diritto della Concorrenza per la presentazione di un esposto alla Autorità Anti-Trust in merito al decreto denominato «Piano voucher sulle famiglie a basso reddito» emanato in data 7 agosto 2020 dal Ministro dello Sviluppo Economico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 243 del 1° ottobre 2020.

Si attende, inoltre per venerdì 20 novembre la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio sulla richiesta di sospensiva del provvedimento.

Le rimostranze dei rivenditori e di tutta la filiera distributiva dell’elettronica in Italia si possono riassumere nella constatazione di essere stati estromessi dalla possibilità di consentire agli aventi diritto di scegliere dove utilizzare il proprio bonus per l’acquisto di Computer e Tablet.

I beneficiari infatti possono unicamente aderire ad una delle offerte predisposte dagli operatori di rete. Offerte che in alcuni casi sono state mescolate e sovrapposte ad iniziative promozionali che le stesse imprese telefoniche avevano già attivato autonomamente.

In pratica si contesta di avere sostanzialmente creato artificiosamente offerte sottocosto che minano la competizione tra imprese a danno dei rivenditori di prodotti elettronici.

Aires e Ancra Confcommercio evidenziano come tale scelta sia così illogica da rendere necessario da parte della stessa Infratel precisare nelle propria comunicazione istituzionale che il bonus non potrà essere speso presso rivenditori di PC e Tablet.

“Questa decisione non solo è illogica ma anche assolutamente immotivata”, dichiara Dario Bossi, Direttore di Ancra Confcommercio. “Siamo realtà assolutamente ben organizzate e digitalizzate, infatti aderiamo già ad altre iniziative di incentivazione dei consumi come il Bonus Docenti e il Bonus TV 4.0 senza che si sia mai stato il minimo problema. Inoltre, possiamo garantire la massima capillarità e presenza in ogni Regione d’Italia assistendo i beneficiari del bonus con le eccellenti competenze dei nostri rivenditori e dei loro addetti”.

“Temo che le nostre parole ormai siano inutili” gli fa eco Davide Rossi, Direttore Generale della Aires “abbiamo cercato di spiegare in ogni modo che sarebbero bastate pochissime modifiche al progetto per migliorarlo e renderlo veramente utile al Paese. Abbiamo a questo punto dovuto ricorrere a malincuore alle carte bollate. Oltre al ricorso al TAR depositato nei giorni scorsi, abbiamo affidato a un pool di legali (Prof. Avv. Carlo Malinconico, Avv. Davide Guardamagna, Avv. Alessandro Malinconico e Avv. Gabriele La Malfa) l’incarico di presentare un esposto alla Autorità per la Concorrenza e il Mercato spiegando le ragioni per le quali consideriamo inaccettabile l’impostazione del Bonus Infratel”.

Tra breve TAR e Autorità Anti-trust faranno chiarezza, ma intanto appare chiaro come questi incentivi siano partiti con il piede sbagliato creando sconcerto tra gli operatori e confusione negli aventi diritto.

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