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Bastardi senza gloria s’ispira all’omonimo film di Castellari, seguendo con brutale ironia un plotone suicida che punta a uccidere il Fuhrer

In Bastardi senza gloria siamo nella Francia occupata dai nazisti, dove la giovane ebrea Shosanna (Mélanie Laurent) riesce a scampare dal massacro della sua famiglia.

Anni dopo, organizza nel cinema che gestisce la sua personalissima vendetta contro il Terzo Reich, mentre un gruppo di ebrei americani, agli ordini del tenente Aldo Raine (Brad Pitt), fa incetta di scalpi nazisti. Entrambe le operazioni dovranno vedersela con il colonnello delle SS Hans Landa (Christoph Waltz).

Prendendo spunto dal titolo inglese (The Inglorious Bastards) di Quel maledetto treno blindato (1978) di Enzo G. Castellari, e frullando insieme Sergio Leone, Ernst Lubitsch e Quella sporca dozzina (1967) di Robert Aldrich, Quentin Tarantino si sposta nel passato, dando vita a uno spassosissimo racconto fantastorico dove il cinema si prende la sua rivincita sulle tragedie della Storia.

Ambizioso e coraggiosissimo, il film brilla per lo splendido inizio (la tensione raggiunta ricorda quella dei migliori duelli western) e per la memorabile parte conclusiva ambientata nella sala gestita da Shosanna, ma anche al centro non mancano i momenti degni di nota (la partita nella taverna, in primis). Un esempio di ottimo cinema che, pur con qualche autocompiacimento di troppo (vedi la battuta finale pronunciata da Brad Pitt, che sembra una vanitosa dichiarazione dello stesso regista), colpisce per maturità drammaturgica e riflessioni messe in campo.

Strepitosa galleria di personaggi, in cui svetta l’incontenibile Christoph Waltz, vera e propria scoperta tarantiniana (dopo una lunga gavetta tra teatro e film tv austriaci), che si è meritato il premio come miglior attore al Festival di Cannes e l’Oscar come miglior attore non protagonista (unica statuetta conquistata dal film a fronte di ben nove nomination).

Nella versione originale la voce del narratore è di Samuel L. Jackson, mentre Harvey Keitel è il generale americano alla radio. Enorme (e sorprendente) successo commerciale: il primo per Tarantino dai tempi di Pulp Fiction (1994) e una sonora rivincita dopo il flop di Grindhouse – A prova di morte (2007).

Trama e recensione artistica a cura di LongTake

Bastardi senza gloria – Video & Audio

Girato interamente su pellicola a risoluzione 200 e 500 ASA, aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97), codifica HEVC su BD-100. Il master da cui si è partiti per la realizzazione di questo Blu-ray 4K era comunque a risoluzione 2K nativa, per cui si è optato per un rescaling. In tal senso ha avuto molto più peso la presenza dell’HDR-10+ (HDR dinamico), che ha contribuito a offrire superiore dinamica per luci e colori.

Migliore saturazione specie per i neri, molto più profondo, così come l’intero spettro cromatico è nettamente più vibrante. Aumentata anche la nitidezza così come il dettaglio, specie in secondo piano. Ciò ha consentito di porre ulteriore accento agli elementi scenografici, specie nei passaggi più scuri. Si raggiunge il risultato qualitativo massimo solo se l’intera catena digitale (lettore + cavo HDMI + tv 4K) è compatibile HDR-10+, caso contrario lo spettacolo beneficerebbe del solo HDR-10 (a metadati statici).

Audio DTS 5.1 canali (754 kbps) per l’italiano di dignitosa resa, aiutando a porre l’accento nei numerosi scoppiettanti momenti del racconto, specie nella seconda parte. Poco o nulla è cambiato in tale ambito rispetto alla pubblicazione Blu-ray 2K/Full HD, anche l’inglese resta il DTS-HD Master Audio 5.1 canali. Qui la differenza lo fa la risoluzione 24 bit, con eccellente aggressività e spinta sonica che fa subito la differenza una volta immersi nell’impianto home theater.

Bastardi senza gloria – Extra

Gli extra sono quasi tutti quelli offerti nella precedente edizione 2009 su Blu-ray. Fa eccezione il notevole incontro “The New York Times Talks”, con Tarantino fresco della premiere in Germania che racconta aneddoti e approfondisce la produzione in compagnia della giornalista Lynn Hirschberg (68′).

Tra gli altri supplementi già visti ci sono: scene alternative ed estese (12′), tavola rotonda con Tarantino, Brad Pitt ed Elvis Mitchell (31′), la versione integrale di “Nation’s Pride” (6′) e il relativo making of, focus sugli originali Inglorious Basterds (8′), conversazione con Rod Taylor (7′), galleria di materiale promozionale e vari trailer. Il trivia Killin’ Nazis è presente sul Blu-ray incluso nell’edizione steelbook.

A metà novembre sarà disponibile un’ulteriore edizione steelbook limited numerata a 1.000 copie con booklet e card.

Video: 9 / Audio italiano: 7,5 / Audio originale: 9 / Extra: 8

Blu-ray venduto da Amazon

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