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Secondo i dati diffusi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, agosto ha registrato 79.756 immatricolazioni di autovetture, con una crescita del 12% rispetto alle 71.211 targhe di agosto 2022. Nei primi otto mesi dell’anno i volumi totali si attestano a 1.040.560 unità, con un incremento del 20,3% sul corrispondente periodo del 2022.

«La crescita rallentata è in linea con quella degli ultimi due mesi con i volumi che sono ancora al di sotto di quelli pre-pandemia e, purtroppo, anche il mese di agosto sconta la lunga empasse del Governo sui temi dell’Ecobonus e dei contributi per le colonnine private di ricarica elettrica», dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

«Senza un cambio di passo sul fronte degli incentivi alla domanda con un confronto aperto con tutti i soggetti pubblici e privati della filiera automotive, di una revisione strutturale del regime fiscale sulle autovetture e dell’effettiva fruizione dei contributi privati per l’installazione delle colonnine di ricarica elettrica, i fondi ministeriali sono destinati a generare consistenti avanzi di risorse con effetti negativi sul rinnovo del parco auto. Inoltre», prosegue De Stefani «in mancanza di un allungamento dei termini per completare le prenotazioni Ecobonus, da 180 a 270 giorni, già molti clienti stanno perdendo i bonus accordati ad inizio anno».

«Tale situazione, anche alla luce dell’accelerazione degli obiettivi sulle auto elettrificate definiti nella proposta di aggiornamento del PNIEC, richiede modifiche normative tempestive, dirette a rimodulare efficacemente l’ecobonus e reimpiegare le abbondanti risorse avanzate nel 2022 a causa di un’impostazione limitata».

«Infine», conclude De Stefani «apprezziamo l’interesse del Governo e il lavoro della stessa Regione Piemonte per evitare, tra due settimane, lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5, in caso contrario migliaia di automobilisti, si troveranno nell’impossibilità di poter utilizzare il loro veicolo, con un impatto significativo sulla loro mobilità e sui loro risparmi, in uno scenario di tensione inflazionistica che oltretutto alimenta già comportamenti di acquisto ispirati alla prudenza. Occorre un approccio meno frammentato e più solidale per migliorare la qualità dell’aria, varando misure efficaci per la sostituzione dei veicoli di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni».

Osservando il mercato dal punto di vista dei canali, ad agosto i privati registrano un incremento del 16%, le società +45%, mentre il noleggio, per effetto del brusco calo del breve termine, segna complessivamente -13,2%. Nei primi otto mesi dell’anno il mercato dei privati è in crescita del 10,3%, quello delle società del +24,8% e il noleggio del +39,8%.

Sul lato delle alimentazioni, le nuove immatricolazioni di elettriche ottengono nel mese un buon gradimento, con volumi limitati e rappresentatività in aumento al 5%. Le immatricolazioni di auto plug-in hanno avuto un aumento del 24,4% mentre le ibride elettriche hanno subito un leggero calo dell’1,4%. Il mercato delle auto a benzina è cresciuto del 24,7% mentre quelle diesel hanno segnato un debole +1,9% con una quota di mercato diminuita al 16,6%. Le auto a Gpl hanno registrato un buon +25,6%, il metano viaggia sempre nell’ordine di abbondanti perdite a doppia cifra. Nel cumulato da inizio anno la rappresentatività delle alimentazioni è suddivisa nel seguente modo: benzina 28,4%, diesel 18,8%, elettrico 3,9%, plug-in 4,6%, ibrido elettrico 35,2%, Gpl 9% e metano 0,1%.

Negli ultimi tre giorni di agosto è stato immatricolato il 51% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato il 13,3% dei volumi di vendita mensili, con un incremento del 62,5% sull’analogo mese 2022.

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