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Consentire la diffusione di edifici a struttura portante in legno, sostenibili e sicuri: è questo l’obiettivo del sistema di monitoraggio S.A.L.E. messo a punto da Assolegno e Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, che permette di tenere sotto controllo i punti più sensibili di un edificio a struttura portante di legno. Un sistema che ha ottenuto il riconoscimento del brevetto il 17 dicembre 2018 e che si arricchisce di nuovi sensori in grado dimonitorare l’umidità del legno in modo diffuso, e non più solo puntuale, ed eseguire il monitoraggio ambientale di temperatura e umidità. Da oggi disponibile anche in versione portatile, consente diverificare in maniera efficace lo stato di salute degli edifici in legno rendendoli più durevoli nel tempo.

“Il sistema di monitoraggio elaborato da Assolegno e Conlegno, con il supporto tecnico di Logica H&S, nasce con lo scopo di ottimizzare gli interventi di manutenzione e incrementare la vita utile degli edifici, nonché la loro efficienza e sicurezza – spiega Alberto Cavalli, responsabile dell’Area Tecnica Legno Strutturale di Conlegno –. Lavoriamo costantemente per migliorarlo e renderlo sempre più affidabile e in quest’ottica rientrano le innovazioni apportate. Il brevetto, che dal dicembre scorso questo sistema può vantare, rappresenta per noi un importante riconoscimento dell’impegno messo in campo in questo progetto e ne certifica l’unicità e l’efficacia”. 

Un sistema versatile chepuò essere applicato, in modo semplice e a costi contenuti, a qualsiasi edificio. Sistema che oggi diventa soprattutto portatile: tutto ciò che serve per monitorare lo stato di salute degli edifici in legno è contenuto in una compatta valigetta 24 ore completa di 4 sensori wireless. Per tenere sotto controllo le strutture portanti basterà inserire gli elettrodi nelle pareti in legno, prevedendo dei punti di accesso per montare i sensori e, terminato il monitoraggio, smontarli e applicarli a un altro edificio. Dati ed eventuali messaggi di alert arriveranno direttamente via mail grazie ai sensori collegati alla rete Wi-Fi.

“Le prime esperienze di monitoraggio sono state avviate già nel corso del 2016 e, ad oggi, sono oltre 180 le unità abitative monitorate prosegue Alberto Cavalli –. Ci auspichiamo che questi numeri possano continuare a crescere così da razionalizzare gli interventi di manutenzione e identificare in maniera precoce eventuali problemi strutturali o situazioni di rischio”.

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