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Lo studio condotto da Kaspersky Lab sul tema della “diversity” nel mondo IT ha coinvolto cinque paesi in tutta Europa: Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna. Il sondaggio, realizzato a fine 2018, ha coinvolto un campione di 5.000 persone. La base degli intervistati era costituita da adulti di 18 anni o più che attualmente lavorano nel settore IT, o nell’ambito tecnologico in generale, per aziende di varie dimensioni.

Per quanto riguarda la realtà del nostro paese, i risultati mostrano che il 30% delle donne italiane è stato frenato dal divario di genere percepito all’interno dell’azienda nel momento in cui ha iniziato a lavorare nel settore, rispetto al 23,4% degli uomini. Quasi la metà dei professionisti italiani del settore IT ha riferito di lavorare in un team composto per la maggior parte da uomini, mentre solo il 7,4% ha dichiarato di essere in una squadra di lavoro prevalentemente al femminile.

Quasi il 60% delle professioniste che lavorano nel settore IT in Italia ha dichiarato di essere meno incline a lavorare per un’azienda nel caso in cui ci sia un chiaro squilibrio di genere; la percentuale di uomini per i quali sarebbe un problema arriva solo al 40%.

La ricerca di Kaspersky Lab svela anche che circa un quarto delle donne italiane impiegate oggi nell’IT ha dichiarato che la mancanza di professioniste nel settore le aveva rese inizialmente riluttanti nell’intraprendere una carriera nel mondo della tecnologia. Un quarto delle donne italiane con ruoli decisionali nell’ambito IT ha confermato nel corso del sondaggio di aver assistito a casi di “mansplaining” in ambito lavorativo. Quasi quattro donne su dieci pensano di avere maggiori opportunità di fare strada in ambienti nei quali c’è una presenza equilibrata tra uomini e donne o dove ci sono più donne al lavoro. Circa il 40% delle donne con ruoli decisionali nell’ambito IT ritiene che il governo e le università debbano implementare un sistema di incentivi per contribuire ad aumentare i profili al femminile interessati ad una futura carriera nel settore tecnologico.

Sia gli uomini che le donne coinvolti nel sondaggio si sono espressi in modo molto positivo rispetto alle loro esperienze nel settore dell’Information Technology, affermando che sia un ambito “stimolante” e “collaborativo”. Meno di un quinto ha definito questo settore professionale come “stressante”.

Un elemento che in Europa rappresenta un vantaggio importante per la scelta di un qualsiasi tipo di lavoro nel settore IT è la retribuzione e vale sia per le donne che per gli uomini. In Italia è al terzo posto per gli uomini e al quinto per le donne. Tra i principali vantaggi evidenziati dalle donne italiane in una carriera in ambito IT ci sono, invece, la possibilità di mettere in pratica le proprie abilità nel problem solving e la possibilità di lavorare con orari flessibili, anche in smart working.

La ricerca di Kaspersky Lab è stata presentata in anteprima nel corso di una roundtable negli uffici dell’azienda a Londra, con la partecipazione di Kate Russell, presentatrice della BBC, che ha riunito vari professionisti del settore per un confronto sulle possibili azioni che l’industria può mettere in atto per sviluppare una forza lavoro con maggior attenzione al tema della diversity.

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