Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha esaminato i dati preconsuntivi al 31 dicembre 2024.
Il 2024 ha rappresentato per TIM un anno di profonda trasformazione, segnato dal completamento del percorso avviato a partire dal 2022, con il perfezionamento della cessione di NetCo a Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. e la conseguente riduzione dell’indebitamento finanziario.
Il nuovo assetto del Gruppo sta guidando il miglioramento delle performance sul mercato domestico, mentre sul mercato brasiliano continuano a crescere efficienza operativa e generazione di cassa.
Sul fronte finanziario, TIM ha chiuso il 2024 raggiungendo o superando, per il terzo anno consecutivo, le guidance di Gruppo fornite al mercato e ponendo le basi per l’accelerazione dello sviluppo dell’azienda.
I ricavi totali di Gruppo ammontano a 14,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% anno su anno; i ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,4% anno su anno a 13,5 miliardi di euro; in forte crescita l’EBITDA di Gruppo, che aumenta dell’8,3% anno su anno a 4,3 miliardi di euro; in forte crescita anche l’EBITDA After Lease di Gruppo, che sale del 10,1% anno su anno a 3,7 miliardi di euro.
TIM Consumer ha registrato ricavi totali in crescita a 6,1 miliardi di euro. La business unit, nel corso del 2024, ha confermato il percorso di stabilizzazione intrapreso: fra i fattori a sostegno del trend si evidenziano gli effetti positivi delle attività di repricing condotte da inizio anno e il contenimento del churn. In crescita anche i ricavi della customer platform grazie alle offerte combinate di connettività a banda larga e intrattenimento e ai ricavi dei servizi ICT per le piccole e medie imprese.
TIM Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 3,3 miliardi di euro. La società ha continuato a performare meglio del mercato di riferimento grazie alla strategia di difesa del business della connettività e alla crescita dei ricavi IT, che rappresentano il 64% del totale. In crescita a 4,1 miliardi di euro il valore dei contratti firmati nei 12 mesi, con il contributo del Polo Strategico Nazionale.
TIM Brasil ha registrato ricavi pari a 4,4 miliardi di euro, e un EBITDA After Lease pari a 1,7 miliardi di euro, continuando nel percorso di crescita intrapreso nell’ultimo biennio grazie alla spinta del segmento mobile.
Nel corso dell’anno sono inoltre proseguite con successo le azioni di contenimento dei costi volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale del perimetro domestico ed è stato raggiunto il 115% del target di riduzione di oltre 0,2 miliardi di euro previsto per il 2024.
L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo al 31 dicembre 2024 è sceso sotto 7,3 miliardi di euro, in calo di 0,8 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo, grazie alla generazione organica di cassa del secondo semestre e alla cessione della partecipazione residua in INWIT, perfezionata a novembre. Il Gruppo ha dunque raggiunto l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l’EBITDA organico After Lease inferiore a 2x.
Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha inoltre approvato l’aggiornamento del piano strategico 2025-2027, presentato dall’Amministratore Delegato Pietro Labriola, che punta a posizionare il Gruppo come la migliore e più grande piattaforma digitale e telco in Italia e come il più efficiente operatore di TLC in Brasile. Grazie alla generazione di cassa prevista dal piano verrà ridotta ulteriormente la leva e verrà ripresa la remunerazione degli azionisti, mantenendo al contempo flessibilità finanziaria e una solida struttura del capitale.
“Il 2024 è stato un anno di grande trasformazione per il nostro Gruppo, segnato dal completamento della cessione di NetCo e dal rafforzamento della nostra posizione nei mercati di riferimento”, ha dichiarato Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM. “Per il terzo anno consecutivo abbiamo centrato tutti gli obiettivi fissati, trasformando l’azienda in un Gruppo più solido e focalizzato. Proprio oggi abbiamo portato a compimento l’ultimo tassello del piano presentato nel 2022, approvando la vendita di Sparkle al MEF e Retelit. Anche grazie all’incasso relativo a questa offerta, puntiamo a ripristinare la remunerazione per gli azionisti dal 2026 e prevediamo, per il biennio successivo, un payout pari al 70% della cassa generata. Sul fronte degli obiettivi, il piano prevede una crescita media annua del 3% dei ricavi e tra il 6 e il 7% per i margini, sostenuta dal miglioramento delle attività domestiche e dall’espansione in Brasile. Siamo pronti a consolidare la nostra leadership, investendo sei miliardi di euro in tecnologia e innovazione per continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.
Ricavi di Gruppo in crescita di circa il 3% medio annuo nell’arco di piano da 13,7 miliardi di euro pro-forma nel 2024; per TIM Domestic ricavi in crescita tra 2 e 3% medio annuo nel triennio da 9,4 miliardi di euro pro-forma nel 2024. Per il 2025 i ricavi di Gruppo sono attesi in crescita tra 2 e 3% e tra 1 e 2% per TIM Domestic.
EBITDA After Lease di Gruppo in crescita tra 6 e 7% medio annuo nell’arco di piano da 3,6 miliardi di euro pro-forma del 2024; per TIM Domestic EBITDA After Lease in crescita tra 5 e 6% medio annuo nel triennio da 1,9 miliardi di euro pro-forma del 2024. Per il 2025 EBITDA organico After Lease di Gruppo in crescita di circa il 7% e tra 5 e 6% per TIM Domestic.
Capex di Gruppo pari al 14% circa dei ricavi nel 2025 e in riduzione a circa il 13% nel 2027; per TIM Domestic Capex tra 12 e 13% nel 2025 e in riduzione a circa l’11% nel 2027.