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La primavera è ormai nel suo pieno e dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia globale, Everli fotografa il carrello degli italiani e come è cambiato il loro approccio verso una delle attività meno amate eppure indispensabile: le pulizie di casa. 

Secondo quando rilevato dalla piattaforma, in Italia nel 2020 si è registrato un incremento a tripla cifra degli acquisti online dei prodotti per l’igiene domestica, in particolare quelli eco-friendly, protagonisti di un’impennata a tre cifre rispetto all’anno precedente. Complice il Covid-19 e le sue fasi più acute, i mesi di aprile, maggio e novembre, sono stati quelli in cui gli italiani hanno fatto approvvigionamento di detersivi e prodotti igienizzanti per liberare le proprie case da ogni forma di batterio.

Analizzando nel dettaglio i dati di Everli e confrontando le abitudini di acquisto online, da nord a sud della Penisola emergono interessanti curiosità e differenze rispetto ai comportamenti dei consumatori.

Negli ultimi dodici mesi, le province di Sondrio, Verona e Cremona si sono distinte più di altre per l’attenzione verso la pulizia di casa, aggiudicandosi rispettivamente il primo, secondo e terzo posto nella particolare classifica di Everli. Tra le regioni è invece il Veneto a detenere il premio di più “fresh&clean”, con ben 4 città nella top 10 per il maggior volume di acquisti in questa categoria.

Infine, guardando al contenuto dei carrelli, nell’anno segnato dalla pandemia i guanti in lattice monouso sono stati i prodotti più acquistati in tutte le province italiane, seguiti da additivi igienizzanti e candeggina classica, rispettivamente in seconda e terza posizione. Nei primi cinque posti si trovano anche i prodotti sgrassanti e i detersivi liquidi per il bucato al sapone di Marsiglia. 

Quando si tratta di come e quanto pulire la propria casa, gli abitanti dello Stivale hanno le idee chiare. Circa 4 su 10 tra loro dedicano a questa attività in media tre ore a settimana, mentre il 23% ammette di non spendere più di due ore del proprio tempo per “tirare a lucido” la propria dimora.
A livello nazionale, quasi la metà degli italiani dichiara di occuparsi personalmente delle pulizie domestiche, mentre il 34% divide il compito con il proprio o la propria convivente e solo il 23% si affida a un professionista.

I numeri cambiano quando si mettono a confronto i comportamenti di chi vive da solo e chi invece è in coppia: la maggior parte dei single italiani, complice anche l’indipendenza, preferisce gestire in autonomia le pulizie di casa, mentre chi è sposato o vive con il proprio partner, è più propenso ad alternarsi. La pandemia sembra avere influito su queste abitudini, soprattutto rispetto al tempo dedicato alla pulizia. Secondo l’indagine di Everli, infatti, ben il 43% degli italiani che vivono da soli e il 36% di chi vive in coppia, nell’ultimo anno ha dedicato molto più tempo a questa attività rispetto a quanto facesse prima dell’emergenza; rispettivamente il 28% e il 33% ha aumentato la frequenza con cui pulisce la propria casa e ancora il 57% e il 33% dedica quotidianamente maggiore attenzione a tenere in ordine e non sporcare il luogo in cui risiede.

Il giorno preferito per le pulizie di casa? Per il 35% è meglio svolgere questa attività durante la settimana, complice anche la modalità di lavoro in smart working di un altissimo numero di persone: le preferenze vanno sul venerdì, così da avere il weekend libero, o sul lunedì, per godersi una settimana intera di pulito.


Il tema della sostenibilità sta diventando sempre più importante in Italia, anche quando si tratta dei prodotti da utilizzare per igienizzare la propria casa. Tuttavia, esistono ancora alcuni ostacoli che impediscono agli abitanti tricolore di fare uso di prodotti green con continuità e costanza. 

Sebbene infatti il 43% degli intervistati ritenga importante adottare uno stile di vita più sostenibile e apprezzi brand e prodotti eco-friendly, fatica ancora a sceglierli durante la spesa, soprattutto per via delprezzo elevato (35%), della difficoltà ad abbandonare i prodotti tradizionali (25%) e dello scetticismo verso l’efficacia di questi prodotti (21%). Gli italiani si dimostrano invece più aperti verso gliingredienti naturali come “sostituti” dei detersivi classici: ben 7 su 10 (72%) è infatti felice di utilizzarli; tra le soluzioni bio più utilizzate trionfa il bicarbonato di sodio scelto dall’86%, seguito da aceto (76%) e limone (36%). Chiudono la speciale top 5 il sapone di marsiglia puro (29%) e gli oli essenziali (5%).

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