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Garantire il rispetto degli obblighi normativiper favorire la tutela del mercato e una equa concorrenza, realizzare una gestione corretta della filiera delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: questo è lo scopo del recente protocollo d’intesa sottoscritto tra il Centro di Coordinamento RAEE e l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

Le Camere di Commercio gestiscono il Registro nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche che ad oggi rileva circa 9.000 operatori. L’entrata in vigore del regime Open scope dal 15 agosto 2018 ha ampliato la platea delle imprese soggette alla disciplina dei RAEE la cui valorizzazione rappresenta un’opportunità importante in un’ottica di economia circolare, per il volume di materie di pregio che possono essere recuperate e riutilizzate nel medesimo settore produttivo.

Informare e accompagnare le imprese nel rispetto dei propri adempimenti rappresenta il primo step per la valorizzazione delle risorse derivanti dai RAEE,che richiede lo sforzo di tutti i soggetti vicini alle esigenze delle imprese. In questo senso la collaborazione avviata tra Centro di Coordinamento RAEE e Unioncamere intende favorire sinergie capaci di massimizzare l’efficacia e l’efficienza delle rispettive attività.

Diversi gli ambiti di collaborazione previsti dal protocollo: informazione e formazione per le imprese obbligate al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE favorendo la loro iscrizione al Registro nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche per il rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa ambientale; formazione per gli enti di controllo, individuati in modo prioritario nell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e nella Guardia di finanza, per agevolare la loro attività sul territorio; assistenza alle imprese della filiera delle apparecchiature elettriche ed elettroniche per una applicazione corretta delle norme ambientali.

Attività queste che saranno accompagnate da una lettura e analisi della filiera attraverso la valorizzazione e la condivisione delle proprie fonti di dati.

Unioncamere, con il supporto della propria società in house Ecocerved, effettueràun’attività di analisi della filieraattraverso i dati provenienti dalla banca dati MUD integrati con informazioni presenti in altre banche dati del sistema camerale e con informazioni fornite dal CdC RAEE. Sul territorio le attività di informazione e formazione alle imprese e agli enti di controllo vedranno il coinvolgimento del network del sistema camerale.

Il Centro di Coordinamento RAEE metterà a disposizione le fonti di dati di propria competenza destinati all’analisi dei dati della filiera dei RAEE; fornirà il supporto tecnico e promozionale necessario per realizzare attività di informazione e formazione a imprese ed enti di controllo; garantirà il supporto tecnico e la partecipazione ad attività di orientamento alle imprese. I risultati di questa attività potranno anche essere utilizzati dal MITE per le decisioni in materia di PNRR e di economia circolare.

“Questo approccio di sistema e di collaborazione sinergica con Unioncamere è stato fortemente voluto dal Centro di Coordinamento RAEE” dichiara Fabrizio Longoni, direttore generaledel Centro di Coordinamento RAEE “perché va nella direzione di unire le forze percontrastare il fenomeno del free riding consentendo così alle imprese della filiera dei RAEEdi operare in un contesto competitivo equo e rispettoso delle norme”.

“Il sistema camerale è da sempre vicino a tutte le imprese agendo sempre nel rispetto della trasparenza e regolazione del mercato” dichiara Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere “e lo è soprattutto in questo momento delicato che le vede coinvolte nel traguardo alla transizione ecologica. Questo passaggio vede coinvolte tutte le imprese e quelle della filiera dei RAEE rappresenta un tassello importante in una logica di circolarità dei processi produttivi”.

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