L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni pubblica l’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo ai primi nove mesi dell’anno.
A fine settembre 2024 nella rete fissa gli accessi complessivi su base trimestrale non mostrano variazioni di rilievo, e rimangono attestate intorno ai 20,25 milioni di linee.
Le linee in rame si sono ridotte di circa 150mila unità su base trimestrale e di 700mila rispetto al settembre 2023, e nell’ultimo quadriennio sono diminuite di 4,6 milioni di accessi.
Pur se in flessione su base annua, gli accessi FTTC rappresentano il 45,9% della base clienti complessiva. Quelli FTTH crescono su base trimestrale di oltre 290mila unità e di 1,18 milioni su base annua, mentre rispetto al settembre 2020 l’incremento è di 3,86 milioni di linee.
In aumento, anche se in misura più contenuta, risultano le linee Fixed Wireless Access che, alla fine dello scorso settembre, risultavano stimate in circa 2,3 milioni di accessi.
Le linee broadband complessive sono stimate in circa 19,2 milioni di unità, risultando in crescita sia su base trimestrale che su base annua; da inizio anno la flessione delle linee DSL è stata pertanto più che controbilanciata dalla crescita delle linee in altra tecnologia.
Le dinamiche illustrate indicano un consistente aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata: il peso delle linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbit/s è salito, tra il settembre 2020 e quello 2024 dal 48,8% al 76,5%. Da evidenziare la crescita del peso delle linee commercializzate con capacità trasmissiva ≥1GB/s, passato, corrispondentemente, dal 7,6% al 26,2% nel periodo 2020-2024.
Continua la crescita del consumo di dati: in termini di volume complessivo, il traffico medio giornaliero nel periodo gennaio-settembre 2024 ha segnato una crescita del 16,2% rispetto al corrispondente valore del 2023, segnando, allo stesso tempo, un +68,8% rispetto al corrispondente valore del 2020. Ciò si riflette sul traffico giornaliero per linea broadband; i dati unitari di consumo, infatti, sono aumentati del 58,3% rispetto al 2020, passando da 5,88 a 9,30 GB per linea in media al giorno.
Per gli accessi broadband e ultra-broadband, a fine settembre 2024, Tim si conferma il maggiore operatore con il 36,4% degli accessi, seguito da Vodafone con il 16,1% e da Wind Tre e Fastweb rispettivamente con il 14,3% ed il 13,3%; seguono Sky Italia, Eolo e Tiscali.
È da segnalare che Sky Italia, tra i principali player presenti sul mercato, è quello che ha mostrato, su base annua, il maggiore dinamismo guadagnando 0,6 punti percentuali. In crescita anche il segmento degli operatori di minori dimensioni, che si valuta rappresentino oltre il 9% del mercato.
Relativamente al segmento delle linee in fibra, Tim detiene il primo posto con il 26,3% del mercato, ed è seguita da Wind Tre, Vodafone, Fastweb, Iliad e Sky Italia.
Nella rete mobile, a fine settembre 2024, le sim attive sono 109 milioni, in crescita per oltre di 500mila unità su base annua. Più in dettaglio, le sim M2M crescono di 730 mila unità, mentre le linee Human mostrano una flessione di circa 220mila sim.
Le linee Human sono rappresentate per l’86,3% dall’utenza residenziale, mentre, con riferimento alla tipologia di contratto, oltre il 90% dei casi ricade nella categoria “prepagata”.
Relativamente alle sim complessive, Tim è il leader di mercato con il 27,1%, seguita da Vodafone, Wind Tre, Iliad, PostePay e Fastweb con il 3,7%.
Considerando il solo segmento delle sim “human”, Wind Tre rimane il principale operatore con il 24%, seguita da Tim, Vodafone e Iliad che, con una crescita di 1,3 punti percentuali su base annua, raggiunge il 14,6%; con quote inferiori seguono PostePay, Fastweb e CoopVoce.
Sono valutabili in circa 58,9 milioni le sim “human” che hanno prodotto traffico dati nel corso dei nei primi nove mesi del 2024, valore superiore di circa 1,6 milioni di unità rispetto al corrispondente periodo del 2023.
Nel periodo gennaio-settembre 2024 il traffico dati giornaliero della telefonia mobile è cresciuto su base annua del 15,6% e di oltre il 160% rispetto al 2020. Corrispondentemente, il consumo medio unitario giornaliero è stimabile in circa 0,86 GB, in crescita del 12,1% rispetto al 2023. Tale valore risulta superiore di oltre il 150% nei confronti del corrispondente periodo del 2020, quando il consumo giornaliero di dati risultava stimabile in 0,34 GB.