Print Friendly, PDF & Email

A dicembre si stima che il fatturato dell’industria diminuisca in termini congiunturali del 3,5%. Nel quarto trimestre l’indice complessivo ha registrato un calo dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. Anche gli ordinativi registrano una diminuzione congiunturale sia rispetto al mese precedente, sia nel complesso del quarto trimestre rispetto al precedente.

Il calo congiunturale del fatturato riguarda sia il mercato interno sia, in misura più accentuata, quello estero. La flessione degli ordinativi è la sintesi di un incremento delle commesse provenienti dal mercato interno e di una marcata contrazione di quelle provenienti dall’estero.

A dicembre tutti i raggruppamenti principali di industrie segnano una variazione congiunturale negativa: -1,8% i beni di consumo, -5,5% i beni strumentali, -1,7% i beni intermedi e -9,7% l’energia.

Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 7,3%, con un calo del 7,5% sul mercato interno e del 7% su quello estero.

Sempre con riferimento al fatturato corretto per gli effetti di calendario, tutti i principali settori di attività economica registrano cali tendenziali. I più rilevanti sono quelli dei mezzi di trasporto, dell’industria farmaceutica e dell’industria chimica.

L’indice grezzo degli ordinativi segna un calo tendenziale del 5,3%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno sia per quello estero. Si registra una crescita per il solo comparto dei macchinari e attrezzature, mentre la diminuzione più marcata si rileva per l’industria delle apparecchiature elettriche.

Nella media dell’anno, il fatturato dell’industria registra una crescita del 2,3% rispetto al 2017, più sostenuta per il mercato estero rispetto a quello interno. Al netto dell’energia, la crescita si riduce all’1,7%, risultando più ampia della media solo per i beni intermedi.

Share Button