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Il 2020 è un anno insolito, nel quale il mondo intero si trova ad affrontare sfide enormi, ma è anche un anno importante per Xiaomi, che festeggia i primi 10 anni dalla sua fondazione.

Il compleanno è stato lo scorso 6 aprile, ma la pandemia ha impedito di organizzare eventi celebrativi, così Lei Jun, Presidente, CEO e Fondatore di Xiaomi, ha tenuto una conferenza per illustrare i progressi compiuti dall’azienda in questi anni e i numerosi traguardi raggiunti.

Nel 2010 il panorama del mercato cinese della telefonia mobile aveva tre grandi categorie di operatori: la prima, i marchi globali; la seconda, i “Quattro Draghi” nazionali; l’ultima, i produttori di copycat. Mentre gli smartphone di produzione nazionale registravano un forte ritardo in termini di qualità, i giganti globali dominavano il mercato con prodotti a prezzi esorbitanti. Il sogno di Lei Jun, fanatico degli smartphone, era quindi quello di “produrre i migliori smartphone del mondo, alla metà del prezzo, in modo che tutti se li potessero permettere”. Un sogno che ha realizzato producendo e realizzando smartphone con una “mentalità da Internet”, ovvero, migliorando l’esperienza dell’utente sulla base della commistione tra software, hardware e servizi Internet.

Il primo prodotto sviluppato dall’azienda è stato il sistema operativo MIUI. Non avendo smartphone propri su cui basare lo sviluppo, Xiaomi ha aperto un forum grazie al quale ha reclutato 100 volontari per flashare la ROM dei loro dispositivi. Ci sono voluti solo due mesi per completare la prima versione e, dopo solo un mese dal lancio, MIUI ha attirato l’attenzione all’estero grazie a un utente di XDA, un forum di sviluppatori con sede negli Stati Uniti, che l’ha consigliata con il massimo entusiasmo.

Un anno dopo, è arrivata la prima generazione di smartphone, Mi 1, che ha registrato 300.000 preordini alla fine dell’evento di lancio e un volume totale di vendite di 7 milioni di unità. Nel 2013 è stata la volta della prima generazione di Redmi, che in soli sette giorni ha registrato ben 10 milioni di preordini.

Dopo il grande successo ottenuto inizialmente con gli smartphone, sono arrivate le smart TV e a quel punto il modello di business di Xiaomi ha iniziato a essere riconosciuto, gettando le basi del Mi Ecosystem. Questo progetto, nato nel 2014, è stato sviluppato nella speranza di offrire aiuto a un maggior numero di imprenditori nel tentativo di apportare cambiamenti rivoluzionari a nuovi mercati, grazie a una mentalità da Internet. In sei anni Xiaomi ha incubato oltre 100 aziende nel proprio ecosistema e commercializzato oltre 1.000 prodotti profondamente amati dai propri utenti.

Nel terzo trimestre del 2014, Xiaomi si era classificata al primo posto in termini di spedizioni nella Cina continentale e gli investitori globali iniziarono a chiedere insistentemente se il modello Xiaomi fosse replicabile in tutto il mondo. Così, nel giugno 2014, l’azienda è entrata nel mercato indiano ottenendo un successo formidabile, e ha scalato le classifiche fino a diventare il brand n.1 del Paese.

A partire dall’avvio dell’espansione globale, tre sono i momenti più importanti della storia di Xiaomi: l’Offerta Pubblica Iniziale e la promessa agli utenti che il business hardware di Xiaomi non avrebbe mai avuto un margine di profitto complessivo, al netto delle imposte, superiore al 5%; la nascita del Campus Xiaomi, che ha aperto le sue porte nel luglio dell’anno scorso. Otto edifici che coprono una superficie di 320.000 mq per un investimento di 5,2 miliardi di RMB che è affettuosamente chiamato “Sanlitun in Qinghe”; l’inserimento al 468° posto della classifica “Fortune Global 500” del 2019, dopo soli 9 anni dalla sua fondazione.

“Il primo decennio di Xiaomi incarna la crescita del settore dell’Internet mobile. È stato un grande onore per noi essere cresciuti in questo incredibile periodo. Guardando ai dieci anni passati, cosa ci ha reso orgogliosi? In primo luogo, abbiamo unito le forze con i nostri partner, reso gli smartphone accessibili a tutti e accelerato lo sviluppo dell’Internet mobile. In secondo luogo, ci siamo mobilitati e abbiamo collaborato con gli imprenditori che la pensano come noi. Insieme, abbiamo cambiato molti settori industriali e abbiamo dato il meritato riconoscimento a molti di questi stessi imprenditori. Infine, Xiaomi ha aiutato molte persone a migliorare la qualità della propria vita, ad acquisire competenze, a ricevere una formazione sul lavoro, ad ampliare i propri punti di vista e le proprie possibilità, e a donare loro speranza,” ha dichiarato Lei Jun, Presidente, CEO e Fondatore di Xiaomi.

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