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È stato realizzato a Heraklion, sull’isola di Creta, un parco solare di 4,5 metri quadrati con pannelli fotovoltaici di terza generazione costruiti con materiali bidimensionali, quali perovskite e grafene, in sostituzione del silicio per ridurne l’impatto ambientale.

L’impianto è frutto del lavoro dei ricercatori italiani dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, della start-up BeDimensional S.p.A., Greatcell Solar Italia SRL, Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto di Struttura della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Università Ellenica Mediterranea.

Il parco solare è composto da nove pannelli solari, installati insieme ai necessari componenti elettronici di potenza, a una stazione meteorologica e ai sistemi per acquisizione dati. I ricercatori hanno monitorato le prestazioni del parco solare per nove mesi, dimostrando che la potenza generata è in grado di alimentare l’attrezzatura da laboratorio e che, se messo in collegamento con la rete elettrica, il parco solare potrebbe supportare i consumi della popolazione in maniera sostenibile.

“Siamo stati in grado di dimostrare che l’uso di materiali bidimensionali come il grafene è importante per modulare le proprietà delle celle solari a perovskite non solo nei test di laboratorio, ma anche su pannelli di ampia area in condizioni reali, aumentando così la maturità di questa tecnologia” afferma il professor Aldo Di Carlo, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria Elettronica a “Tor Vergata” e Direttore dell’Istituto di Struttura della Materia del CNR e Deputy del Work Package “Energy Generation” della Graphene Flagship, l’iniziativa europea volta a testare nuovi dispositivi a base di materiali bidimensionali in applicazioni concrete.

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