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TIM accelera sullo sviluppo della banda ultralarga in numerose regioni italiane, avviando un importante piano che rende disponibili i collegamenti in fibra ottica nelle “aree bianche” distribuiti sugli interi territori regionali, che aumenteranno progressivamente nel corso delle prossime settimane, attraverso l’accensione di 301 armadi stradali nelle Marche, 112 nel Molise, 86 in Umbria, 21 in Sardegna, 139 in Abruzzo, 221 nel Lazio, 319 in Toscana, 39 in Puglia, 313 in Sicilia, 478 in Veneto, 93 in Friuli-Venezia Giulia, 215 in Trentino-Alto Adige, e 470 in Lombardia, collegati alla rete FTTC.

L’iniziativa, che rientra nell’ambito di un importante programma nazionale, ha l’obiettivo di dare attuazione alle disposizioni emergenziali arrivate dalle principali Istituzioni e Autorità del Paese. In particolare, con riferimento all’articolo 82 del decreto “Cura Italia” per l’emergenza Covid-19, all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio e alle misure urgenti di Agcom riguardanti i servizi a banda larga e ultralarga. Un insieme di misure rivolte agli operatori con la richiesta di adottare tempestive iniziative atte a potenziare le infrastrutture di rete e a garantirne il funzionamento e l’operatività migliorandone la disponibilità, la capacità e la qualità, consentendo inoltre di rafforzare la rete gestendo i picchi di traffico di questa fase.

I 55 comuni delle Marche, già oggetto di questo intervento, sono così distribuiti a livello delle singole province: Ancona 14, Ascoli Picena 7, Fermo 11, Macerata 8 e Pesaro e Urbino 15. TIM, sulla base del programma di copertura, ha già “acceso” i servizi a banda ultralarga nei comuni che rientrano nella prima tranche di interventi, rendendoli disponibili sia alla clientela retail sia a quella wholesale.
I 18 comuni del Molise sono Bojano, Colle d’Anchise, Ferrazzano, Montenero di Bisaccia, Palata, San Giacomo degli Schiavoni, San Massimo, Sepino, Spinete, Ururi  e Vinchiaturo per la Provincia di Campobasso; Agnone, Belmonte del Sannio , Capracotta, Civitanova del Sannio, Carpinone, Filignano e Poggio Sannita per la Provincia di Isernia.

I 15 comuni sono così distribuiti a livello delle singole province: Perugia 10 e Terni 5. I 13 comuni della Sardegna sono invece così distribuiti a livello delle singole province: Cagliari 3, Nuoro 2, Oristano 4 e Sud Sardegna 4. I 20 comuni dell’Abruzzo sono 4 nella provincia de L’Aquila, e in quella di Chieti, 5 in quella di Pescara, e 7 in quella di Teramo.

I 47 comuni del Lazio sono così distribuiti a livello delle singole province: Roma 6, Frosinone 19, Latina 10, Rieti 10, Viterbo 2. I 74 comuni della Toscana, invecem sono così distribuiti a livello delle singole province: Firenze 19, Arezzo 11, Grosseto 4, Livorno 5, Lucca 8, Massa-Carrara 6, Pisa 11, Pistoia 5 e Siena 5. Gli 8 comuni della Puglia sono: Brindisi; Foggia; Alliste, Arnesano, San Pietro in Lama, Seclì e Tricase, per la Provincia di Lecce; Roccaforzata, per la Provincia di Taranto.

I 66 comuni della Sicilia sono così distribuiti a livello delle singole province: Palermo 16, Agrigento 7, Caltanissetta 2, Catania 7, Enna 2, Messina 27, Siracusa 1 e Trapani 4. I 118 comuni del Veneto sono invece così distribuiti a livello delle singole province: Belluno 16, Padova 31, Rovigo 8, Treviso 20, Venezia 5, Verona 25 e Vicenza 13. I 19 comuni del Friuii Venezia Giulia sono: San Floriano Dell Collio, Turriaco e Romans d’Isonzo per la provincia di Gorizia; Fiume Veneto, Pasiano Di Pordenone, Pravisdomini, San Martino Al Tagliamento e Valvasone Arzene per la provincia di Pordenone; Trieste; Bagnaria Arsa, Basiliano, Fagagna, Fiumicello Villa Vicentina, Palmanova, San Pietro al Natisone, Tarcento, Tarvisio. I 39 comuni del Trentino Alto Adige sono tutti distribuiti nella provincia di Trento, mentre i 168 comuni della Lombardia sono distribuiti a livello delle singole province: Bergamo 9, Brescia 24, Como 19, Cremona 3, Lecco 3, Lodi 7, Mantova 6, Milano 28, Monza e Brianza 14, Pavia 11, Sondrio 10 e Varese 34. A tutti questi si aggiungono, infine, anche le aree bianche dei comuni di Charvensod, Donnes e Pont-Saint-Martin.

Grazie a questo importante programma infrastrutturale, un sempre maggiore numero di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni é abilitato ai servizi a banda ultralarga fino a 200 Mbps per soddisfare la crescente domanda di connettività nelle zone rurali e a bassa densità abitativa del Paese, anche nell’ottica di sostenere lo Smart working.

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