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Promosso dalla Fondazione DIG421, nata da un progetto di Giuseppe Pacotto e Marcella Brizio, Digital Innovation Gate 421 è un polo multidisciplinare e multiaziendale dedicato all’Open Innovation, duemila metri quadri per la creazione e la condivisione di idee e progetti a Cherasco, vicino a Bra. DIG421 ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per il territorio ma non solo, per promuovere l’innovazione, lo scambio di conoscenze, le competenze digitali e le relative opportunità, sia su nuovi prodotti e servizi che su nuovi modelli di business.

Il polo si pone infatti come fulcro di un ecosistema di innovazione, costituito da aziende, startup, istituzioni, mondo universitario e della ricerca, uno spazio collaborativo aperto al territorio ma con una vocazione internazionale, dove proporrein modo continuativo iniziative di formazione, divulgazione e confronto su tematiche di interesse generale nell’ambito dell’innovazione.

Inoltre, il campus prevede un ampio parco aperto al pubblico, dove favorire lo sviluppo di un innovativo workplace learning e mettere al servizio know-how, nuove opportunità e possibilità di accedere a competenze specifiche.

Il Digital Innovation Gate 421 è ideato per integrarsi con il tessuto urbano, col territorio e la comunità, oltre che per favorire lo sviluppo del distretto industriale e connetterlo con i principali nodi di innovazione.

Il progetto del Digital Innovation Gate 421 è dello studio NEMESI Architects di Roma, che ha progettato – tra le tante altre opere – Palazzo Italia, l’edificio albero-foresta simbolo ed eredità di Expo 2015 a Milano.

La struttura del DIG421 consiste in un complesso di uffici intervallati da piazze, percorsi pedonali e aree verdi, in perfetta sinergia: si tratta di un vero e proprio borgo tecnologico, in cui è possibile scambiare know-how e condividere progetti. La solida matericità in cemento, acciaio e vetro, protegge un animo creativo, in costante ricerca.

A maggio 2021 si è concluso il cantiere della prima parte del complesso, che prevede lo sviluppo di nuovi campus nel prossimo futuro. Nella primavera 2024 è prevista l’inaugurazione delle ali del campus B e C, mentre la realizzazione del parco adiacente è prevista entro la fine dell’anno.

All’interno del Digital Innovation Gate 421 è stato avviato nel corso del 2022 il progetto “Orto a portata di mano”, realizzato da HORTObot, Meccanica 97, TESISQUARE Spa e Fondazione DIG421, con l’obiettivo primario di promuovere la sostenibilità ambientale ed economica, oltre che migliorare il welfare aziendale. Questa collaborazione prevede la creazione di un orto aziendale attrezzato con la tecnologia all’avanguardia di HORTObot che permette ai dipendenti di TESISQUARE di coltivare e raccogliere gratuitamente prodotti a km0, biologici, freschi e salutare con una particolare attenzione al benessere sociale.

Il progetto prende vita dall’applicazione derivante dagli studi e dall’esperienza della società HORTObot, azienda fortemente innovativa nel settore del Precision Farming 4.0. La mission di HORTObot è l’ingegnerizzazione di macchinari intelligenti e autonomi che sfruttano le tecnologie della quarta rivoluzione industriale per promuovere l’ortocoltura. HORTObot unisce tecnologia all’avanguardia e pratiche sostenibili per garantire una coltivazione responsabile e a basso impatto ambientale con un uso razionale delle risorse primarie come acqua, energia e fertilizzanti, riducendo gli sprechi e promuovendo una gestione sostenibile delle risorse, oltre a rendere nullo il livello di emissioni di CO2. Anche l’uso di prodotti chimici nocivi è ridotto, favorendo l’equilibrio ecologico e incrementando i batteri benefici nel substrato, contribuendo a migliorare la salute delle piante e la qualità dei prodotti.

Grazie al sistema avanzato di HORTObot, è possibile controllare e monitorare con precisione tutte le attività di coltivazione, rendendole accessibili anche a persone senza specifiche competenze agronomiche. HORTObot consente la programmazione e il controllo delle attività di coltivazione da remoto, facilitandone la gestione e garantendo la tracciabilità di tutte le operazioni di coltivazione.

La sperimentazione ha la durata di tre anni e prevede tre fasi: la prima relativa alla tecnologia con la costruzione, installazione sul campo e implementazione di componenti; la seconda relativa alla sezione agronomica, con l’effettuazione di analisi relative alla coltivazione; la terza, infine, relativa alla coltivazione e alla futura raccolta, supportata dalla sezione welfare.

L’implementazione di HORTObot rappresenta un investimento in tecnologie, produttività e sviluppo con un impatto positivo sia sui lavoratori dipendenti che sulle imprese coinvolte. Fornisce strumenti efficaci per raggiungere obiettivi di produttività, competitività e sostenibilità d’impresa. Inoltre, grazie alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici, HORTObot contribuisce in modo concreto alla transizione verso pratiche agricole più sostenibili.

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