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Pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature Photonics” uno studio condotto da Politecnico di Milano, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università dell’Aquila e Columbia University di New York relativo al più sottile amplificatore ottico mai ottenuto per accrescere l’intensità della luce laser.
L’amplificatore ha uno spessore inferiore al milionesimo di millimetro e promette di reinventare il mondo della fotonica con nuovi dispositivi sempre più sottili e compatti.

“Abbiamo realizzato il più sottile amplificatore ottico di sempre, che ha lo spessore di tre strati atomici, dunque siamo giunti a un limite fisico estremo”, spiega la prima autrice dello studio, Chiara Trovatello del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano.

Gli amplificatori ottici, ad oggi, vengono realizzati usando cristalli dello spessore minimo di qualche millimetro. In questo studio, invece, i ricercatori dimostrano che le particolari proprietà ottiche di un materiale semiconduttore bidimensionale consentono di realizzare un amplificatore ottico spesso meno di un milionesimo di millimetro. 

“Il laser, che ha rivoluzionato la nostra vita quotidiana sotto molti aspetti, si basa sulla capacità di amplificare la luce in opportuni mezzi attivi, accrescendone l’intensità”, continua Trovatello. “Sono stati realizzati amplificatori ottici usando una grande quantità di materiali, da gas a liquidi a solidi, tutti però di dimensioni macroscopiche. La tendenza alla miniaturizzazione che ha dominato il mondo dell’elettronica, consentendo di realizzare i dispositivi che tutti utilizziamo quali smartphone e tablet, si sta ora estendendo al mondo dei laser e delle loro applicazioni, che costituiscono la cosiddetta fotonica. E’ pertanto importante realizzare amplificatori di luce di dimensioni sempre più ridotte”.

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