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Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET ha approvato il Bilancio consolidato e il Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022.
Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET ha dichiarato: “Nel 2022 il Gruppo, battendo i risultati record dell’anno precedente, ha registrato un ulteriore miglioramento dell’utile netto a 47,3 milioni di euro, con ricavi invariati a circa 4,7 miliardi di euro, nonostante un anno contraddistinto da gravi
turbolenze geopolitiche e dai conseguenti impatti sul fronte inflattivo, da tassi di interesse in aumento e in generale da un indice di fiducia dei consumatori e delle imprese in calo.
L’anno appena concluso segna altresì un punto di svolta fondamentale nella nostra storia e conseguentemente riteniamo anche nel tipo di percezione che il mercato avrà di noi, sancendo l’avvenuta trasformazione in distributore internazionale a valore aggiunto.
Il Gruppo ESPRINET è ormai attivo in quattro nazioni e due continenti ed il fatturato proveniente da attività svolte sui mercati esteri, Spagna in particolare, è salito a circa il 40% del totale ma ancora più importante è rimarcare come l’EBITDA generato in queste geografie sia stato pari a circa il 45% del
totale.
Un secondo grande momento è stato il sostanziale cambiamento del mix di clientela. Nel 2020 il peso delle vendite ai retailer e quindi indirettamente il peso delle vendite guidate dai consumi delle famiglie era stato di circa il 50% mentre nel 2022, grazie alla forte focalizzazione sulle attività nel segmento delle Solutions è sceso al 38%. Il Gruppo ha ora una esposizione molto maggiore alla dinamica della domanda delle imprese e dei governi rispetto a quella dei consumatori, in coerenza con la strategia delineata nel 2021.
Infine, ed è la ragione per cui potremmo definire questo come l’anno del “sorpasso”, la vera grande
trasformazione è giunta dal cambio di mix di prodotto distribuito. Nel 2022, per la prima volta nella nostra storia, l’EBITDA generato dalle Solutions è stato superiore a quello generato dagli Screens che pure rappresentano il 58% del fatturato totale contro il 19% delle Solutions.
Dopo oltre 20 anni di cammino, il Gruppo ESPRINET ha concluso una prima importante tappa diventando principalmente un distributore a valore aggiunto progressivamente emancipandosi dalla sua storia di distributore di PC e stampanti a basso margine”.
Nel 2022 i Ricavi da contratti con clienti si attestano a 4.684,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno. L’ultimo trimestre registra ricavi pari a 1.466,5 milioni di euro, in flessione dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’Italia con ricavi pari a 2.751,7 milioni di euro decresce del 4% rispetto al 2021 in un mercato della distribuzione che, secondo la società di ricerca inglese Context, con un giro d’affari di 9,5 miliardi euro risulta pressoché in linea con l’anno precedente. In Spagna i ricavi del Gruppo sono pari a 1.749,6 milioni di euro, +4% rispetto al 2021, in linea con un mercato che raggiunge 7,0 miliardi di euro di ricavi.
Il Portogallo vale 126,5 milioni di euro, +18% rispetto al 2021, e consolida ulteriormente la propria quota in un mercato che segna un +10%, portando i ricavi complessivamente realizzati dal Gruppo nella penisola Iberica a quasi 1,9 miliardi di euro.

Guardando all’andamento delle linee di business in cui opera il Gruppo, secondo la segmentazione introdotta lo scorso anno in “cinque pillar”, gli Screens arretrano del 6%, come il mercato secondo i dati Context.
I segmenti delle Solutions e dei Servizi insieme registrano un incremento del 19%, facendo meglio del mercato che, sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context, segna un +16%. I ricavi di Solutions e Servizi, a valle dell’applicazione del principio contabile IFRS 15, salgono a 900,1 milioni di euro rispetto a 754,2 milioni di euro nel 2021 e, in coerenza con la strategia del Gruppo di focalizzazione sulle linee di business alto marginanti, la loro incidenza sulle vendite totali sale al 19%. Le Solutions si confermano la linea di business che genera più EBITDA Adj. in valore assoluto, superando la linea degli Screens che, pur fatturando il triplo, ha registrato valori di redditività inferiori di circa 1 milione di euro.
Il Gruppo sconta nel 2022 una riduzione dei ricavi del 10% nel segmento Marchi Propri, riconducibile ad una serie di operazioni promozionali generatesi nel mercato nel corso del secondo trimestre del 2021, che non si sono ripetute nell’anno appena chiuso. Il dato risulta comunque in miglioramento rispetto alla chiusura dei primi tre trimestri, anche grazie ai risultati registrati nel quarto trimestre: +13%.

Guardando infine ai segmenti di clientela, nel 2022 il mercato nel sud Europa registra una crescita del 9% nel Segmento Business ed una flessione del 9% nel Segmento Consumer, in ulteriore peggioramento rispetto alla chiusura di settembre 2022. I ricavi del Gruppo mostrano un andamento, rispetto allo scorso anno, che sovraperforma il mercato nel Segmento Business e che sottoperforma nel Segmento Consumer.
Il peso delle vendite a IT Reseller nel 2022 sale al 62% contro il 55% nello scorso anno, progressivamente riducendo il peso del Segmento Consumer a maggiore pressione sulla scontistica.
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 244,3 milioni di euro, +5% rispetto al 2021 per effetto del significativo aumento del margine percentuale, a sua volta conseguenza della maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che, in linea con la strategia del Gruppo, aumentano il proprio peso sui ricavi al 42% dal 38% nel 2021. Si evidenzia inoltre che pressoché tutte le linee di business segnano un miglioramento della marginalità.
L’incremento del margine percentuale è particolarmente significativo in quanto ottenuto pur scontando sia la maggior onerosità dei costi di trasporto verso la clientela per l’aumento dei costi del carburante, che l’aumento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della vertiginosa crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea.
L’EBITDA Adjusted è pari a 90,7 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto a 86,1 milioni di euro nel 2021 ed è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 2,8 milioni di euro sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione all’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A..
L’incidenza sui ricavi sale all’1,94% rispetto all’1,84% nel 2021, nonostante l’aumento del peso dei costi
operativi in conseguenza dei fenomeni inflazionistici che hanno inciso pesantemente sui costi delle utenze e sul costo delle indennità di personale maturate sia in Italia che in Spagna per sopperire al mancato rinnovo e/o adeguamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Ulteriori componenti dell’incremento dei costi operativi sono riconducibili agli investimenti in nuovo personale, al costo di gestione dei magazzini avviati nel 2021 e ai costi relativi al recupero della mobilità e delle attività promozionali e di comunicazione dovute all’eliminazione delle restrizioni Covid -19.
L’EBIT Adjusted, al lordo di 2,8 milioni di euro di oneri non ricorrenti sopra menzionati, è pari a 73,4 milioni di euro, +5% rispetto a 69,8 milioni di euro nel 2021. L’incidenza sui ricavi sale all’1,57%
dall’1,49% del 2021. L’EBIT è pari a 70,7 milioni di euro, +3% rispetto a 68,4 milioni di euro nel 2021.
L’utile netto è pari a 47,3 milioni di euro, +7% rispetto a 44,1 milioni di euro nel 2021.

Per quanto riguarda Esprinet Spa, i Ricavi da contratti con clienti si attestano a 2.719,2 milioni di euro, in riduzione del 4% rispetto a 2.830,1 milioni di euro nel 2021.
Il Margine Commerciale Lordo è pari a 141,3 milioni di euro ed evidenzia un aumento dell’1% rispetto
al 2021 per effetto del miglioramento del margine percentuale che passa da 4,93% nel 2021 a 5,20% nel 2022.
L’EBITDA Adjusted, calcolato al lordo di costi one-off8 pari a 2,8 milioni di euro, è pari a 42,1 milioni
di euro, -2% rispetto a 42,9 milioni di euro nel 2021, calcolati al lordo di costi one-off paria a 1,1 milioni
di euro.
L’EBIT Adjusted, al lordo dei 2,8 milioni di euro di oneri non ricorrenti sopra citati, è pari a 30,4 milioni
di euro, -4% rispetto a 31,8 milioni di euro nel 2021, calcolati al lordo degli oneri non ricorrenti pari a
1,1 milioni di euro menzionati sopra. L’incidenza sui ricavi si conferma all’1,12%.
L’EBIT è pari a 27,6 milioni di euro, registrando una decrescita del 10% rispetto a 30,6 milioni di euro
nel 2021.
L’utile netto è pari a 16,1 milioni di euro, -13% rispetto a 18,5 milioni di euro nel 2021

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