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3D4STEEL è il primo sistema industriale di stampa 3D per metalli interamente italiano, ed è la prima stampante 3D al mondo a essere specializzata nell’uso di un solo materiale.
La stampante 3D4STEEL, interamente italiana e personalizzata in base alle esigenze produttive di ogni cliente, sfrutta 5 brevetti esclusivi. Il prodotto trova nei settori del packaging, della meccanica e dell’automazione le applicazioni più funzionali. È una stampante 3D che può processare tutte le polveri di acciaio non reattive già disponibili sul mercato, lasciando libero il cliente di rifornirsi da qualunque fornitore preferisca scegliendo il materiale che più lo soddisfa. Nessun altro produttore di stampanti al mondo permette questo tipo di scelta, anzi spesso la scoraggia applicando blocchi software, hardware o di garanzia alla propria stampante. L’utilizzatore della macchina è così costretto ad acquistare solo le polveri commercializzate dal produttore della stampante stessa.
Fattore comune di ogni stampante è l’uso di una sola testa laser da 300 W, perché grazie all’uso di una sola testa laser si riuesce a garantire una densità strutturale pari o superiore al 99%, paragonabile ad una forgiatura senza penalizzare la velocità di stampa.
Inoltre, per migliorare costantemente il sistema e renderlo ulteriormente funzionale alla produzione meccanica, 3D4STEEL ha fornito una stampante direttamente al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia con il quale collabora a stretto contatto.
Per evitare lo spreco di materiale e aumentare la sicurezza dell’operatore è stato poi brevettato un sistema di riciclo e filtraggio delle polveri automatico interno alla struttura della stampante stessa. Questo sistema permette di riciclare fino al 99% della polvere messa in circolo durante il processo di stampa, permettendo così la minor esposizione possibile alle polveri sottili, e riducendo notevolmente il tempo del ciclo di produzione.
Lo stesso dicasi per l’attenzione verso l’ambiente: la macchina gode infatti delle relative certificazioni CE e ATEX. Per far in modo che per gli operatori non ci sia nessun tipo di rischio nel maneggiare i rifiuti della stampante è stato certificato interamente il processo di smaltimento e cambio filtri. E’ stata per cui ottenuta la classificazione di ‘rifiuto speciale non pericoloso’. Questi processi di smaltimento e classificazione del rifiuto permettono quindi ad ogni azienda di gettare il filtro esausto direttamente nel contenitore dei metalli, senza nessun rischio di combustione.

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