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Open Fiber ha firmato con il Comune di Lanciano un accordo per realizzare un’infrastruttura a banda ultra larga interamente in fibra ottica, in modalità FTTH.

Il progetto è stato presentato questa mattina nella Sala Consiliare “Falcone e Borsellino” dal Sindaco Mario Pupillo e dall’Assessore alla Digitalizzazione Francesca Caporale insieme ai rappresentanti dell’azienda Marco Pasini, Regional Manager Abruzzo e Molise, e Nadine Chirizzi degli Affari Istituzionali territoriali. L’investimento nel comune abruzzese, interamente a carico di Open Fiber, ammonta a circa 4 milioni di euro per connettere circa 11mila unità immobiliari e rientra in un piano che vede coinvolte 271 città in tutta la penisola con investimento diretto e oltre 7.000 comuni di piccole e medie dimensioni come concessionario Infratel.

La rete a prova di futuro di Open Fiber, attraverso 7mila chilometri di fibra, consentirà ai cittadini di Lanciano di navigare ad una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo, assicurando così il massimo delle performance.

“L’accesso ad un collegamento molto più rapido consentirà di aumentare la concorrenzialità dei servizi offerti sia in download che in upload, così da rendere la nostra città più appetibile per i professionisti e le aziende che vorranno collocare i loro uffici in città. È un altro tassello del progetto che stiamo portando avanti per Lanciano città dei servizi, vero e proprio punto di riferimento per tutto il comprensori Frentano. È decisivo per centrare questo obiettivo fornire servizi di alto livello e puntare decisi su digitale, futuro e innovazione”, hanno dichiarato il Sindaco Mario Pupillo e l’Assessore alla Digitalizzazione Francesca Caporale.

“Lanciano è coinvolta in una grande opera di modernizzazione del paese che porterà a tutti i cittadini gli innumerevoli benefici che derivano da una connessione ultrarapida ed affidabile” ha commentato Marco Pasini. “Ringraziamo l’amministrazione comunale per la collaborazione e ci impegniamo ad eseguire lavori poco invasivi. Per oltre il 60% del tracciato della nuova infrastruttura riutilizzeremo cavidotti e infrastrutture di rete già esistenti, evitando nuovi scavi”.

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