Print Friendly, PDF & Email

Plessi a Caracalla. Il segreto del tempo La mostra inaugura il nuovo percorso nei sotterranei delle Terme. Da martedì 18 giugno a domenica 29 settembre 2019 un nuovo settore dei sotterranei delle Terme di Caracalla apre al pubblico con la mostra Il segreto del tempo, di Fabrizio Plessi, tra i protagonisti della videoarte internazionale, con le musiche di Michael Nyman. La mostra, curata da Alberto Fiz, è organizzata dalla Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con Electa.

Plessi rende un suo omaggio alla grande storia di Roma con una nuova opera, disposta lungo oltre 200 metri dei sotterranei delle Terme, finora sconosciuti ai visitatori e aperti dopo un complesso lavoro di consolidamento e restauro. Si tratta del settore sotto l’esedra del calidarium, cuore pulsante dell’impianto ed esempio unico dell’alto livello tecnologico raggiunto dagli antichi romani, ora finalmente visibile nel nuovo percorso. I forni, le caldaie, i magazzini, una grande arteria sotterranea, faranno da contrappunto a Plessi a Caracalla. Il segreto del tempo: 12 videoinstallazioni in un progetto site-specific che, tanto nelle strutture di supporto agli schermi, che nei contenuti degli stessi video, spazieranno su temi classici.

Il coinvolgimento di NEC Display Solutions si è tradotto per l’appunto, nella messa disposizione dei suoi proiettori laser: 11 silenziosissimi modelli P525UL ed il gigante PX1004UL-BK, proiettore 4K al laser fosforo in grado di erogare una luminosità pari a 10.000 ANSI lumen per una straordinaria qualità delle immagini.

Nella mostra si ritrova tutta la sintassi profonda dell’arte di Plessi, antinarrativa, poetica, evocativa, emblematicamente rappresentata dall’enorme libro virtuale che apre il percorso: catalogo in forma di immagini in movimento della storia dell’artista. Nelle videoinstallazioni gli elementi primordiali, acqua e fuoco, vento e lampi, si fondono con la tecnologia in un universo fluido. L’immagine sintetica, il suo supporto tecnologico, sono trattati come i materiali nobili che vi sono rappresentati.
Non estranea al percorso dell’artista, l’antichità romana riappare come segno: le Terme, l’immagine dell’imperatore Caracalla, i mosaici, le colonne, le anfore, una tunica di marmo mossa dal vento e un omaggio a Giambattista Piranesi, l’autore che a metà del ‘700 ha contribuito alla riscoperta del paesaggio archeologico. Più che una mostra, una esperienza immersiva, una celebrazione del più sontuoso impianto termale dell’antichità a Roma.

Share Button