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E’ stato ufficialmente inaugurato il quartier generale globale dell’Osservatorio Square Kilometre Array, l’organizzazione internazionale che guiderà la costruzione ed il funzionamento di quello che sarà il più grande radiotelescopio del mondo: lo Ska, destinato a rivoluzionare la nostra comprensione dell’Universo ed il cui trattato istitutivo è stato firmato a Roma il 12 marzo scorso al Miur, dove l’Italia, che ha presieduto i negoziati, è stata rappresentata dal Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Marco Bussetti.

Ospiti internazionali, delegati dei Paesi membri e staff sono riuniti al Jodrell Bank, l’area in prossimità della città di Manchester, dove già risiede lo storico Lovell Telescope, appena proclamato patrimonio dell’umanità dalla 43ª assemblea mondiale Unesco.

Il quartier generale Ska, con i suoi 4200 mq, ospiterà più di 150 dipendenti provenienti da tutto il mondo, con il compito di gestire la costruzione, monitorare a distanza le operazioni dei radiotelescopi che formano l’osservatorio, situati nel Sud Africa e nell’Australia occidentale, e contribuire allo sviluppo di scienza trasformazionale, garantendo l’accesso ai dati prodotto dai radiotelescopi agli scienziati di tutto il mondo.

Un momento della cerimonia di intitolazione a Giovanni Fabrizo Bignami della sala riunioni presso il quartier generale di Ska. Nella foto Philip Diamond, direttore generale della Ska Organisation, e Patrizia Caraveo, moglie del compianto scienziato

L’Italia è rappresentata nell’Organizzazione dall’Istituto nazionale di astrofisica, ed è uno dei Paesi fondatori dell’iniziativa – in prima linea sia sul fronte della ricerca scientifica che nello sviluppo delle necessarie tecnologie abilitanti alla sua realizzazione..

In occasione dell’inaugurazione, una sala riunioni della sede è stata anche intitolata al compianto Giovanni Fabrizio Bignami, già presidente dell’Agenzia spaziale italiana e dell’Inaf, che ha dato un notevole contributo allo sviluppo del progetto.

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