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Euronics Italia annuncia i dati di chiusura 2018 con un fatturato di 2 miliardi di euro, in lieve decremento sul 2017: un risultato che tiene conto di ben 83 milioni di euro recuperati rispetto alla previsione di riduzione del fatturato, derivante dalla cessione di alcune aziende e da situazioni concordatarie di altre.
La contrazione registrata dal Gruppo è quindi bilanciata dalla crescita del giro d’affari dei 9 Soci, che hanno confermato la loro leadership in alcune regioni strategiche come il Lazio, Puglia e Sicilia.
Nel 2019, a fronte di un mercato flat e del fatto che si è ormai attenuato l’effetto, nel nostro sistema, delle posizioni 2017, si prevede un leggero incremento di fatturato: grazie anche alle nuove aperture.
La quota di mercato di Euronics si attesta all’11,20% nel panel “Retail Market” e del 21,31% nel panel “Technical Superstores”; il Gruppo rappresenta quindi la terza realtà nel mercato italiano. Conta oggi in Italia oltre 400 punti vendita a insegna Euronics, Euronics City ed Euronics Point, di cui 205 di proprietà e 198 in affiliazione, e su una forza occupazionale di circa 4.700 dipendenti.
Nel 2018 sono stati aperti 16 nuovi punti vendita e ne sono previsti altri 20 per il 2019
I settori più performanti nel fatturato 2018 sono stati: la telefonia, con una quota del 26,8%, il segmento dell’AV con una share del 18,3% e il grande elettrodomestico che si attesta intorno al 16%, con una quota molto vicina a quella dell’IT.
Ottimi risultati si sono registrati con l’introduzione nel portafoglio di “servizi a valore aggiunto” che avranno nel tempo sempre più rilevanza per il consumatore finale.
Questi traguardi sono stati raggiunti grazie alla capillare presenza territoriale dei Soci e alla loro forte propensione allo sviluppo che, supportate dalla capacità del Gruppo di cogliere l’evoluzione competitiva del mercato e sviluppare sinergie organizzative, commerciali e di marketing sotto un’unica insegna, confermano Euronics come un punto di riferimento credibile e solido per il mercato e i consumatori.
“Lo scenario attuale e la penetrazione di tecnologie digitali hanno accelerato il cambiamento e la necessità, da parte di realtà come la nostra, di evolversi rapidamente per mantenere attrattività e competitività” commenta il Presidente Alessandro Butali “Il nostro claim Human Touch in a Digital World riassume il posizionamento e la strategia del Gruppo, che da sempre fa del rapporto umano con i suoi clienti il suo punto di forza.”
“Human touch in a digital world’’ significa entrare in un mondo fisico/virtuale, dove i clienti vengono riconosciuti come persone con bisogni, desideri e capacità di spesa specifici, e l’insegna è in grado di supportarli nel loro processo di scelta, in base alle singole caratteristiche.
“Oggi la relazione fra un’insegna e il consumatore deve svilupparsi con punti di contatto nuovi, che vanno dalle App, ai Social Network, ai siti, alle chat, fino agli assistenti virtuali; questo imprescindibile processo di digitalizzazione non rende però il fattore umano meno importante per i clienti, che cercano sempre qualità nel servizio all’interno del punto vendita e una customer experience gratificante, sia all’interno del negozio che negli altri punti di contatto digitali”, conclude Butali.

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